Ci sono le conferme sul fatto che fosse di legno, che il naso si allungasse se diceva bugie, ma quello che all’origine era completamente diverso era il finale.
Cupo e decisamente horror: Pinocchio, amato burattino, nei primi racconti pubblicati non si è mai trasformato in un ragazzino in carne e ossa.
La sua fine è impiccato a un albero, per mano del Gatto e della Volpe. Nessuna poesia nemmeno nel finale: quello di Pinocchio di prima penna fu più che altro un finale nudo e crudo, tanto che i bambini dell’epoca ci riferiamo agli anni ’80 di fine ‘800 insorsero a ragione.
Insomma, Carlo Collodi, nato il 24 novembre del 1826 il cui vero nome era Carlo Lorenzini, Collodi è il nome del paese di cui era originaria la madre, assegnò al povero burattino un destino decisamente più tragico.