Preoccupano ma restano le più criticate, e sono però a quanto pare le più attraenti ed interessanti: si parla di notizie negative.
Ogni giorno un individuo registra una quantità importante di informazioni, ma non vengono lette tutte con lo stesso coinvolgimento.
La scoperta che incuriosisce di più, rispetto ad altre, è stato uno studio canadese condotto dalla McGill University.
I ricercatori dell’università hanno utilizzato una tecnologia di tracciamento oculare, per studiare per quali articoli le persone si sentivano più coinvolte. I volontari analizzati in 17 paesi differenti, hanno notato che tutti hanno avuto le stesse reazioni.
Ciò ha portato all’inevitabile conclusione: l’individuo è più propenso a leggere le brutte notizie, tipo quelle che riguardano calamità naturali, crimini o incidenti di qualsiasi tipo.