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Cala il velo di mistero sulla morte di Bruce Lee

Uno studio rivela le cause reali, una"forma specifica di disfunzione renale"

di Mirco Zani
23 nov 2022
Cala il velo di mistero sulla morte di Bruce Lee

La morte di Bruce Lee dopo 50 anni non è più un mistero, lo conferma uno studio pubblicato nel numero di dicembre del "Clinical Kidney Journal". La morte della leggenda dei film di arti marziali, avvenne a Hong Kong nel luglio del 1973.




Bruce Lee
sarebbe stato ucciso a soli 32 anni da una "forma specifica di disfunzione renale", ossia l'incapacità di espellere abbastanza acqua dal corpo. La morte dell'attore è rimasta per tanti anni avvolta nel mistero andando ad alimentare la fantasia dei suoi fans. Si è passati da l'omicidio, all'avvelenamento ad opera della mafia cinese, arrivando a ipotizzare la vendetta di un'amante. All'epoca dei fatti  i medici imputarono la causa del decesso ad un edema celebrale, ma oggi, la nuova ricerca rilanciata sui media americani,pur confermando in parte quell'ipotesi aggiunge le reali cause. Specialisti  nefrologi spagnoli  hanno condotto lo studio, Lee probabilmente è morto per iponatremia, ovvero una concentrazione "anormalmente bassa di sodio nel sangue", che può essere causata dall'avere troppa acqua nel corpo.


"Una forma specifica di disfunzione renale" ovvero l'incapacità di espellere acqua a sufficienza per mantenere l'omeostasi. Questo può portare a iponatremia, edema cerebrale e morte entro poche ore se l'eccessiva assunzione di acqua non è accompagnata dall'escrezione del liquido nelle urine. Il fatto che siamo costituiti per il 60% da acqua, proseguono gli "esperti spagnoli", non ci protegge dalle conseguenze potenzialmente letali di bere acqua a una velocità superiore a quella che i nostri reni possono espellere".

Con buona pace degli ammiratori del mito del Kung Fu.


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