Logo San Marino RTV

Camminare in fretta giova al cervello

Uno studio che arriva dall'Inghilterra ha rivelato che chi cammina molto lentamente invecchia prima

di Mirco Zani
13 apr 2021

Fate mente locale, voi di solito quando fate delle passeggiate camminate a passo sostenuto o siete di quelli che: "tanto mica ci corre dietro qualcuno". Il passo svelto lo tenete solo quando andate di fretta? Sappiate allora che la velocità della nostra andatura sarebbe tra le responsabili del declino fisico e cognitivo già a 45 anni. E' quanto risulta da uno studio della Duke University King’s College di Londra, che avrebbe rilevato una relazione piuttosto stretta tra il camminare molto lentamente e l'invecchiamento precoce.




Arrivando a stabilire che in base a come si cammina a 45 anni si capisce come invecchieranno corpo e cervello. Ma non è tutto, allargando la ricerca si è arrivati a scoprire che già dai 3 anni i bambini che camminavano veloci avevano punteggi più alti ai test neurocognitivi che metteva insieme QI, linguaggio, sopportazione delle frustrazioni e autocontrollo emotivo. Insomma, camminare non basta, bisogna procedere spediti.

Quindi tenetelo presente:camminare velocemente, fa bene al cervello


Riproduzione riservata ©