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La carica delle modelle: dopo Carlà arriva la bionda Petite

2 lug 2015
La più famosa, forse anche quella dotata di maggior carisma, è ancora Christa Päffgen, in arte Nico, la Chelsea Girl di Andy Warhol, la modella tedesca che nei primi anni Sessanta a New York uscì dal gruppo per proporsi come cantautrice e il gruppo era niente meno che i Velvet Underground di Lou Reed. Eletta al ruolo di musa della Factory, Nico non è stata l'unica né certamente l'ultima delle modelle con la chitarra, si fa anzi sempre più ricco il corteo di ragazze passate dalla passerella al palco.
Negli anni si sono aggiunte altre bellezze piene di talento per la musica come Carla Bruni, cantautrice con un destino da Premiére Dame; e le modelle e attrici Milla Jovovich e Scarlett Johanson, apprezzate autrici di canzoni. Tra le ultime si è affacciata sulle scene la mannequin delle isole Comore Nadia Mladjao, che si è fatta conoscere con il nome d'arte di Imany grazie a una voce importante che ricorda quella di Tracy Chapman. Ora è la volta di una ragazza bionda dalla pelle di alabastro, la modella franco-polacca Petite Meller.
Petite Meller è arrivata al successo trainata dalla forza di una canzone, Baby love, e grazie a un video colorato e divertente realizzato in Africa. Non ha ancora pubblicato il suo primo album, Milk bath uscirà infatti solo all'inizio del prossimo anno prodotto tra gli altri dal sudafricano Craigie Dodds, già al lavoro per Amy Winehouse e Leona Lewis. Nell'album canterà anche il coro Ladysmith Black Mambazo, lo stesso di Graceland di Paul Simon, che la cantautrice parigina cita come uno dei suoi principali modelli musicali: "Nelle mie canzoni non mancano mai le percussioni africane accanto ai fiati e in particolare al sax, che si collega alla mia altra grande passione per il jazz: per questo ho chiamato la mia musica il "Nuovo jazzy pop"".

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