Ve lo diciamo subito: vince in genere lui, con una percentuale del 50%, lei sceglie cosa guardare al 34%. La lotta in famiglia per seguire le trasmissioni televisive preferite continua ad essere serrata. Reality e serie tv per il pubblico femminile, sport e documentari per quello maschile, e a questi si aggiungono i cartoni per figli più piccoli. Ma sarà vero che chi riesce a tenere saldamente in mano il telecomando in realtà detiene il potere in casa?
Ma chi lo ha inventato? Un americano che odiava la pubblicità, Eugene Mc Donald, proprietario di una azienda Zenith Radio Corporation, che alla fine degli anni 40 del secolo scorso, chiese ai suoi ingegneri di inventare qualcosa per evitare di subire le lunghissime pause pubblicitarie durante i programmi. Il primissimo telecomando era collegato alla tv con un cavo, si trattava di una grossa scatola completa di tasti, e venne battezzato Lazy Bone. Una vita breve la sua: nel 1955 nasceva Flashmatic, il primo di tipo remoto, che permetteva di cambiare canale attraverso un fascio di luce che colpiva una fotocellula sulla tv.
Arrivarono poi i telecomandi ad ultrasuoni, che riuscivano anche a alzare ed abbassare il volume; quelli ad infrarossi nati verso gli anni 70, ma ancora utilizzati; recentemente, quelli ad onde radio, che riescono ad oltrepassare ostacoli come muri e mobili.