Il caffè e la sua cultura si sono diffusi in tutto il mondo, dal Medio Oriente all’Europa, consolidandosi attraverso rituali condivisi e preferenze di preparazione: dalla moka alle cialde, fino all’ultima tendenza dello steeped coffee in bustine da tè. Innumerevoli varianti soddisfano ogni gusto, con aggiunte che spaziano dai liquori alla panna.
Ecco allora una serie di espressioni e di curiosità legate a questa straordinaria bevanda per celebrarne la bontà e la ricchezza culturale. Chi si avvicina al mondo del caffè si trova di fronte a una varietà di usanze e denominazioni locali, ma anche a una rete di tradizioni condivise che uniscono realtà anche molto distanti tra loro.
Qualche esempio, se a Trieste, città conosciuta per la sua cultura caffettiera, chiedere un "nero" equivale a ordinare un espresso, e chi ordina un "cappuccino" probabilmente si vedrà servire un caffè macchiato (il classico “capo”), in Puglia se si chiede un "espressino" non si riceverà un caffè ristretto, ma un espresso arricchito da una piccola quantità di schiuma di latte.
Altre espressioni, invece, collegano luoghi distanti come Napoli e Bruxelles: l’usanza squisitamente partenopea del "caffè sospeso”, che consiste nel pagare in anticipo un caffè al banco a chi non se lo può permettere in segno di solidarietà, si è fatta strada infatti anche in Belgio, dove ha assunto il nome di “café suspendu”.