La vicenda di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo 21enne di Colleferro che ha perso la vita in un pestaggio per aver cercato di sedare una lite e proteggere un amico, in queste ore sta facendo riflettere anche nel mondo della musica. Tra i tanti cantanti che si sono espressi a riguardo, c'è anche Ghali che in un post pubblicato con l'hashtag #giustiziaperwilly ha detto la sua: "Giustizia per Willy Monteiro Duarte. 21 anni, era intervenuto per calmare una rissa ed è stato pestato a sangue fino a non respirare più".
"Willy è stato ucciso dall’ignoranza, dall’odio, dal razzismo e dagli ideali di 4 ragazzi del quale i familiari hanno risposto dicendo: ‘era solo un immigrato’. È un problema ricorrente nel nostro paese e mi ha fatto tornare in mente alcuni episodi della mia vita in cui l’ho scampata per un pelo, in cui aspetti che si stanchino di tirare calci e pugni, in cui chiedi pietà e il perché sperando di riuscire a rialzarti da terra."
E poi ha continuato: "I veri criminali sono altri, i veri atleti sono altri. Gli occhi di Willy sono altri. Gli occhi della nuova generazione, di chi è stanco di fare a pugni, di chi cerca altro, di chi a differenza mia e dei miei coetanei non ha bisogno di ribadire dei concetti basilari come quelli sulla violenza."
Poi termina così: "Che questo sia l’ennesima sveglia per quanto sia inimmaginabile il dolore dei suoi cari. È così egoista fare di una tragedia una lezione ma infondo spero che lo sia per tutti. Siamo stanchi, il pentimento tardivo non serve a nulla in casi come questo. Giustizia per Willy."
Alla stessa stregua anche Alessandra Amoroso, scrive: "C’è poco da dire e poco da fare quando a parlare sono l’ignoranza, l’odio, la cattiveria. Ma cosa stiamo diventando? Ma nessuno davvero è capace di porre fine a tutto questo? Non siamo capaci di aiutarci, di esserci l’uno per l’altro, dove cavolo andremo a finire?".
Infine, Piero Pelù: "Per Willy e per tutti noi voglio una giustizia giusta che sia da esempio per quei violenti che proliferano impuniti oggi in Italia, voglio una scuola, una cultura, una televisione, dei social e una politica che educhino alla curiosità ed al rispetto."