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Hillary Clinton asfalta George Clooney

L'ex First Lady liquida con classe la corsa alle presidenziali dell'attore con "Alla Casa Bianca serve gente preparata"

di Mirco Zani
12 set 2019
Hillary Clinton asfalta George Clooney

Nel giorno della sua visita a Cernobbio l'ex First Lady Hillary Clinton, alla domanda cosa pensasse delle voci che stanno circolando su una probabile candidatura del bel "George"  alle presidenziali, non le ha mandate a dire all'attore. In poche parole Hillary Clinton ha definito, tra le righe, Geroge Clooney un incompetente in tema di politica estera e geopolitica.


Con il suo stile pacato e sempre sorridente, non bisogna dimenticare che prima di intraprendere l'attività politica, che l'ha portata a varcare la soglia della Casa Bianca come First Lady al fianco di Bill Clinton, 42º presidente degli Stati Uniti d'America, in carica dal 1993 al 2001.



Hillary ha esercitato la professione di avvocato e docente di diritto penale, diventando la prima donna ad essere ammessa come socio nel «Rose Law Firm», uno degli studi legali più antichi degli Stati Uniti. Alla domanda come vedeva un eventuale candidatura del bel George Clooney alle presidenziali ha risposto " “Clooney presidente Usa? Serve gente preparata", ecco come la brillante Senatrice del partito democratico statunitense ha liquidato la questione. Poi ha aggiunto ""Ci sono problematiche talmente serie - dal climate change alla politica estera - che richiedono una persona preparatissima”, chiudendo di fatto la questione. Insomma per lei il bell'attore non avrebbe le competenze adatte a ricoprire la carica che fu di suo marito, che dall'alto dei suoi 46 anni è il terzo presidente più giovane delle storia del suo paese, per George sarebbero materie troppo complesse.



Non si è poi fatta mancare le critiche del caso all'attuale presidente in carica, Trump sostenendo che " “sono sbagliati i dazi contro la Cina ed è stato un errore annullare l’accordo sul nucleare con l’Iran. Inoltre, Trump non ha fatto nulla per bloccare le interferenze di Vladimir Putin nel sistema elettorale americano ed europeo. Sbagliatissime le politiche ambientali e sull’ immigrazione: servirebbero sforzi comuni con agenzie internazionali”.

Sulla presunta candidatura di Clooney alle presidenziali, se cominciò a parlare da Marzo, a seguito di una donazione dell'attore di 500mila dollari a March for our lives, una manifestazione organizzata dagli studenti di Parkland per sensibilizzare il governo in materia di controllo delle armi. Poi ad alimentare l'ipotesi in maniera esponenziale ci fu la visita dell’ex presidente Usa Barack Obama a Villa l'Oleandra, dimora di Clooney a Laglio, sul lago di Como.


Tutto lasciava supporre un possibile appoggio di Obama al divo hollywoodiano.

In passato il divo non ha fatto mistero di essere sempre meno interessato alla recitazione e sempre di più alle questioni sociali. Tuttavia, è ufficiale: per la delusione dei suoi numerosissimi fan, Clooney non ha mai dichiarato di volersi candidare. Per ora, ma dopo le piccate osservazioni della ex First Lady, potrebbe anche cambiare idea.....


Hillary prega che ciò non accada



 




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