Le favole che provengono dal mondo dello sport sono quelle che emozionano di più, per intensità, coinvolgimento emotivo o per semplice apparteneza sportiva, unendo sorpresa, emozione, memoria, nostalgia. Spesso il Calcio assume le sembianze di una meravigliosa metafora della vita sapendo riconoscere i suoi interpreti migliori e sapendo rendergli i giusti tributi, non dimenticando nemmeno quelli che per raggiunti limiti di età hanno abbandonato i campi dedicandosi ad altre branche dello stesso mondo. il protagonista di una di queste si chiama Luigi Riva, ma per tutti "Gigi Riva" calciatore dal sinistro potente e poetico arrivato dalla nebbia per amare, sempre e per sempre, i colori della Sardegna.
Gianni Brera lo ribattezza "Rombo di Tuono", Gigi porterà il Cagliari a vincere lo scudetto nel campionato di serie A 69/70 con i suoi gol, ma non solo. Gigi è e rimane uno dei protagonisti dell'epica sfida tra Italia e Germania sempre del 1970 a Città del Messico il 17 giugno 1970, segnando il 2-2 con uno dei suoi "sinistri".
Uomo straordinariamente a modo e di rara tenacia si rialzandosi da due brutti... bruttissimi infortuni, il secondo dei quali però purtroppo, lo costringerà a dire basta al calcio giocato . Il primo nell'Ottobre del 1970 in una partita di qualificazione agli europei con la nazionale italiana, a seguito di una entrata killer del mediano austriaco Hof. Il referto è di quelli da far accapponare la pelle: "Frattura del perone e distacco dei legamenti della caviglia" il tutto tenendo presente che siamo negli anni 70. I compagni del Cagliari Domenghini e Cera appresa la notizia scoppiano in lacrime, e pensare che Riva non doveva neanche giocare se non fosse stato per una incredibile serie di coincidenze.
Poi come tutte le favole si arriva alla fine e quella domenica primo febbraio del 1976 fu una maledetta “bloody sunday” prendendo in prestito queste parole dagli U2. Per Rombo di Tuono è stata l'ultima da giocatore di Calcio. Questa volta la maglia che indossa è quella del suo Cagliari ma l'esito purtroppo è il medesimo "infortunio", l’ennesimo, contro il Milan,ma questa volta lo metterà fuorigioco per sempre. Proverà a recuperare e nell’estate successiva si illuse e ci illuse di potercela fare. Convocò una conferenza stampa ed annunciò che Cagliari-Milan non sarebbe stata l’ultima sua partita con la maglia del Cagliari. E invece lo fu, purtroppo.