Non più palloni, ma dischetti. non più erba, ma ghiaccio sul quale tuffarsi però sempre come portiere e che portiere. Parlaimo di Petr Cech quello con il caschetto saldamente in testa da quel 14 Ottobre del 2006 dove a seguito di un incidente di gara restò a terra privo sensi, e si fece qualche giorno in ospedale sotto osservazione.
Dopo una eccellente carriera passata a difendere i pali di Chelsea e Arsenal, pare poter eccellere anche tra quelli più piccoli delle porte dell'Hockey su ghiaccio, suo vecchio amore di gioventù. E alle passioni giovanili si fa fatica a dire di no appena si presenta l'occasione.
Così che Petr ha accettato di buon grado l'invito dei Guildford Phoenix, squadra della seconda serie del campionato inglese di hockey. All'esordio Cech ha subito fatto vedere di che pasta è fatto un vero "goalkeeper" sia che giochi su un prato sia che si esibisca su un manto di ghiaccio, parando ben tre rigori e il titolo di "uomo partita", per la cronaca vinta 3-2 contro lo Swindon Wildcats. Con tanto di sollevamento e portato in trionfo dai compagni a fine partita davanti ad un pubblico record di quasi 1000 presenti. Il portierone ceco si è poi lasciato andare a fine partita ad una confessione,"Ho sempre amato l'hockey, ma durante la mia carriera non ho potuto giocare per ovvie ragioni. Ora ho la possibilità, e ho deciso di realizzare un mio vecchio sogno". Ritiratosi da calcio giocato solo la scorsa estate dopo aver messo nel "curriculum vitae" 443 presenze in Premier League e in bacheca ben 18 trofei, oggi ricopre la carica di dirigente nel Chelsae, ma nel tempo libero che gli resta ha deciso di dare spazio a quella vocina dentro di lui fin da ragazzino che lo spingeva verso l'Hockey su ghiaccio.
A chi gli chiede se abbia cambiato mestiere lui candidamente risponde "La gente crede che abbia già cambiato mestiere, ma non è così. Continuo a lavorare per il Chelsea, ma nel tempo libero posso fare quello che mi piace di più, senza preoccuparmi dei possibili infortuni". Entrato nel "roster" solo a metà campionato, Cech è stato da subito catapultato in campo per via del clamore mediatico sollevato dal suo ingaggio nella squadra. Ma la classe del portiere di razza si è da subito palesata, ricambiando a pieno la fiducia riposta in lui da staff, compagni di squadra allenatore e tifosi. Si è presentato ai suoi nuovi tifosi parando subito tre rigori e facendo vincere la partita ai suoi, risultando "miglior giocatore della sfida". Ha detto poi "volevo vincere, questa era la cosa più importante e sono contento di esserci riuscito. Emozione? Mi sono sorpreso di non essere stato troppo nervoso. Non sapevo cosa aspettarmi, quindi è stato bello vedere quanto velocemente il mio corpo si sia abituato. Giocare a hockey su ghiaccio era il mio sogno da bambino».
E Petr Cech da questo sogno spera di non risvegliarsi presto...