Durante la pandemia la solidarietà tra persone sembrava essere sopita anche per colpa delle difficoltà relazionali poste in essere dalle regole anti contagio. Anche se i rischi evidenti rimangono, l'invasione russa in Ucraina ha invece dimostrato che la solidarietà resiste sotto molte forme, c'è chi ha promosso prenotazioni su Airbnb di stanze o appartamenti in Ucraina per portare liquidi nelle tasche degli Hosts, chi ha promosso la prenotazione e la consegna di pizze calde alle stazioni di arrivo dei profughi stanchi ed affamati con le consegne di cibo a domicilio in Polonia.
La solidarietà è diventata un fiume in piena. Una gran belle dimostrazione scalda cuore arriva da Trani in Puglia. Flavio, ragazzo che frequenta la prima media, ha deciso di “girare” il regalo di compleanno dello zio (un po’ di soldi) alla Caritas perché compri beni di prima necessità per i piccoli ucraini rimasti senza nulla. Il giovane non si è accontentato, ha poi scritto di suo pugno una lettera ai suoi compagni di classe per invitarli a fare lo stesso.