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Maturità 2019 'magica' tra santini, talismani e riti propiziatori

Tra santini, talismani e riti propiziatori

di Stefano Coveri
20 giu 2019

Riti scaramantici, oggetti magici, santini, fioretti e preghiere. . Tra un ripasso e un altro, c’è spazio anche per la scaramanzia tra i maturandi, che ammettono di contare su cimeli o su riti propiziatori che “portino bene” alle prove. Questo è quanto emerso da un sondaggio, perché nell’era di Internet e dei social network, alcune tradizioni popolari rimangono ben salde: 1 studente su 3, infatti, avrà per i giorni dell’esame il suo personale portafortuna. Ecco quali sono i più diffusi.

A volte semplici ornamenti come collane e bracciali possono diventare veri e propri talismani dai poteri benefici. È quanto spera una buona fetta di maturandi (28%), che attribuisce a un accessorio un influsso protettivo e salvifico, soprattutto se questo ha un grande valore affettivo.  L’11% indosserà infatti indumenti (scarpe, magliette, pantaloni, calzini, intimo) che considera portafortuna. Gli oggetti legati alla storia della propria famiglia, invece, sono considerati determinanti per il 5% del campione, che il giorno dell’esame porterà con sé proprio un cimelio collegato a un parente (come disegni di qualche fratellino o sorellina, foto con i nonni, orologi e ciondoli appartenenti a qualche membro familiare).

C’è anche chi si affida alla religione e alla protezione dei santi, sperando forse in qualche ‘miracolo’. Un santino nel vocabolario, in tasca o anche sul banco stesso saranno l’accessorio irrinunciabile del 14% dei maturandi. Mentre un altro 10% dichiara di voler dare dimostrazioni di fede - per sperare ovviamente in altrettanti ‘favori’ dall’alto durante le prove - accendendo un cero in chiesa. C'è anche chi si impegna nel "classico fioretto".

Infine i più scaramantici, rappresentati dal 9% degli studenti, prima dell’esame ripeteranno determinati gesti che in passato hanno portato bene (come dormire con una certa maglietta, usare un determinato profumo, ecc.). Altri (l’8%) dicono di volersi sedere il più vicino possibile a quel compagno di classe “baciato dalla buona sorte”, che in genere è anche il più bravo. Che sia per intercettare l’influsso benefico o per dare qualche sbirciatina al suo foglio, non è dato saperlo…

Comunque ragazzi...Mucha mierda a tutti...ce l'abbiamo fatta anche noi...


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