Il cantante e bassista greco Demis Roussos è morto all'età di 69 anni. La notizia, che circolava da qualche ora e in un primo tempo era stata smentita dal suo portavoce, è stata infine confermata dalla figlia dell'artista, Emily, sentita dal Figaro. La scomparsa è avvenuta nella giornata di domenica ed è stata ufficializziata stamane su Twitter dal giornalista Nikos Aliagas. Demis Roussos - all'anagrafe Artemios Ventouris Demis Roussos - era nato ad Alessandria d'Egitto il 15 giugno 1946. Con la sua voce dalla timbrica calda e dalla notevole estensione, era riuscito a fondere la tradizione del canto ellenico con le esigenze melodiche del pop di consumo, attraversando generi musicali disparati, dalle esperienze artisticamente coraggiose del rock progressivo - gli Aphrodite's Child del doppio album 666 del 1972, un disco cult del prog internazionale - alla disco music. Nato in Egitto da una famiglia greca, Roussos era tornato nel suo paese di origine dopo la Crisi di Suez del 1956. Ancora ragazzino aveva studiato il solfeggio, la chitarra e la tromba, ma il suo primo e inarrivabile strumento fu la voce, tanto da imporlo come solista nel coro della chiesa bizantina di Alessandria d'Egitto. Le prime esperienze artistiche nella sua Grecia lo trovarono sempre nel ruolo di cantante in gruppi come The Idols e We Five, ma fu con gli Aphrodite's Child, anche nel ruolo di bassista, che conobbe la grande popolarità prima dell'esperienza da solista. Il gruppo, che comprendeva Vangelis Papathanassiou alle tastiere, il batterista Lucas Sideras e, in origine, anche il chitarrista Silver Koulouris, seppe produrre un gran numero di hit che conquistarono il mercato internazionale. Prima fra tutte It's Five O'clock e Rain And Tears, poi Spring, Summer, Winter And Fall, I Want To Live e altre ancora. L'avventura degli Aphrodite's Child durò cinque anni, dal 1968 al 1972, anni frenetici e convulsi, produsse quattro album - 666 fu l'ultimo e il più creativamente felice - e svariati singoli di successo, fino all'inevitabile rottura provocata dal conflitto di personalità. In particolare, Roussos si trovò in contrasto con l'anima più visionaria del tastierista Vangelis Papathanassiou, che in futuro si sarebbe imposto come compositore di colonne sonore indimenticabili: Momenti di gloria, Blade Runner, Alexander, tra le altre.
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