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Nuovo gestore e nuovo numero

Due proposte che arrivano dalla politica italiana mira a far decadere la portabilità

di Mirco Zani
3 apr 2020

Ebbene si molto presto cambiare il proprio gestore della telefonia potrebbe significare dover lasciare il proprio numero, il tutto se dovessero venire accettate le due proposte che arrivano dalla politica italiana. In pratica l'emergenza sanitaria in atto potrebbe mettere a rischio la portabilità del numero telefonico, sia nel settore mobile che fisso, si sa che l'apparato della telefonia è considerato essenziale in momenti come questi lavorando a pieno ritmo. Gli emendamenti propongono di fermare le campagne commerciali che invitano la popolazione a ricontrattare i propri parametri con nuovi decisamente più convenienti, con alla base sempre la portabilità del proprio numero. Tutto questo lo si fa per proteggere i lavoratori del settore, tecnici e operatori, facendo si che non debbano occuparsi di continui interventi che non possono essere considerati prioritari per la tenuta della rete telefonica italiana.


 


Ma cosa cambia per noi utenti se viene meno la possibilità che il nostro numero telefonico ci segua da un gestore all'altro? In poche parole  viene chiesto che si sospenda la totalità delle operazioni di portabilità sia nel campo della telefonia mobile, sia in quella fissa, ma riguarda anche la generazione di nuovi numeri telefonici che non siano già in corso al momento dell'entrata in vigore degli emendamenti,escluse quelle attivazioni ritenute necessarie con nuove concessioni. questo tipo di emendamento sarebbe già in vigore in Spagna e mirerebbe a ridurre il rischio di contagio da coronavirus in quanto limiterebbe lo spostamento di tecnici e corrieri impegnati, a consegnare i primi, e ad attivare i secondi le nuove SIM richieste. In buona sostanza se passano gli emendamenti diventa quasi obbligo a rimanere con l'attuale gestore telefonico rinunciando a offerte, promozioni e a contratti palesemente più convenienti, cosa che sarebbe già in vigore dal 2001 ad oggi.



La spada di Damocle è il fatto di non poter contare sul mantenere il proprio numero di telefono con tutti i disagi che si porterebbe dietro. Onestamente questa scelta del governo italiano, se dovessero essere accettate, nei confronti dei consumatori va a cozzare con i diritti degli stessi, se da un lato può risultare comprensibile dal punto di vista dell'emergenza in atto mette in serie difficoltà l'utente finale e parallelamente danneggia la concorrenza limitando la libertà di scelta in momento come questo dove Internet e le telecomunicazioni sono al momento fondamentali. Cosa che peraltro è stata denunciata anche dall'associazione consumatori,che ha sottolineato come se la proposta se venisse accettata andrebbe a facilitare la situazione dei provider più affermati, a discapito di quelli in crescita. Al momento attuale la portabilità del proprio numero può essere fatta tranquillamente da remoto, da un operatore al telefono oppure online, cosa sottolineata in una nota di  "Altroconsumo", che punterebbero proprio su offerte più vantaggiose per attirare nuovi clienti.

In conclusione è palese che la mancanza di portabilità del proprio numero abbatterebbe, e non di poco, le possibilità di un raggiungimento di risultati sperati, senza contare i notevoli disagi per i consumatori.




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