Si chiama Fernando Armellini, alle sue spalle una lunga carriera e una laurea in giurisprudenza, ora in pensione . Come purtroppo può succedere la vita lo separa da sua moglie. Quindi rimasto vedovo per cercare di superare il suo dolore decide di ributtarsi nello studio e conseguire così la seconda laurea. A 80 anni dopo che il lutto gli ha sconvolto la vita, per non cadere in depressione decide di imbarcarsi in questa nuova avventura. Fernando vive in una casa di riposo, da dove partiva alla volta dell' Università di Trento dove seguiva puntualmente le lezioni. Non è stato semplice per lui tornare a sedersi tra i i banchi di un'aula di lezione tra ragazzi decisamente più giovani.
Lui stesso ha dichiarato, "Provavo disagio, gli altri studenti mi scambiavano per il professore. E’ stata dura, ho dedicato allo studio 12 ore al giorno, sono riuscito a finire nei tempi previsti". E a conoscere meglio le nuove generazioni". Ma tutto questo non lo ha fermato e alla fine ha consguito la sua seconda laurea, in Filosofia. Discutendo la tesi su: "L'uomo e la tecnica’, a partire dalle opere del Tedesco Günther Anders." Fernando però ha dato un quadro della situazione che ha percepito entrando in contatto serrato con le nuove generazioni di studenti, con parole che fanno decisamente riflettere: "Le relazioni tra i giovani di oggi sono molto diverse, non vedo il sentimento di una volta: ho avvertito solitudine e tanto vuoto". E non sono parole da poco...