La band inglese di Thom Yorke e compagni, i Radiohead, è letteralmente sparita dal web. La pagina Facebook è vuota, visitando il sito si può godere della vista di una pagina bianca e su Twitter, oltre ai vecchi cinguetti, sono sparite anche l’immagine di profilo e di copertina. Rimane solo il bianco. Lo stesso vale per il profilo del cantante.
Ad accorgersene per primi sono stati alcuni utenti di Reddit, social network molto diffuso negli Stati Uniti, che hanno ricollegato la scomparsa della band a un misterioso volantino circolato in rete nei giorni scorsi. Sul foglio, arrivato per posta ad alcuni fan inglesi, si vede l’orsetto simbolo della band e un messaggio sul quale si sprecano le interpretazioni: «Sing the song of sixpence that goes “Burn the witch”. We know where you live». Il riferimento è a una celebre filastrocca inglese («Sing the song of sixpence») e a una canzone di qualche anno dei Radiohead: Burn the witch, appunto.
La spiegazione più probabile non sta in qualche moto di ribellione nei confronti di internet ma nell’imminente uscita del nuovo album della band di Oxford, di cui si vocifera dall’inizio dell’anno. E che evidentemente punta a un lancio col botto.
LA STAMPA
Ad accorgersene per primi sono stati alcuni utenti di Reddit, social network molto diffuso negli Stati Uniti, che hanno ricollegato la scomparsa della band a un misterioso volantino circolato in rete nei giorni scorsi. Sul foglio, arrivato per posta ad alcuni fan inglesi, si vede l’orsetto simbolo della band e un messaggio sul quale si sprecano le interpretazioni: «Sing the song of sixpence that goes “Burn the witch”. We know where you live». Il riferimento è a una celebre filastrocca inglese («Sing the song of sixpence») e a una canzone di qualche anno dei Radiohead: Burn the witch, appunto.
La spiegazione più probabile non sta in qualche moto di ribellione nei confronti di internet ma nell’imminente uscita del nuovo album della band di Oxford, di cui si vocifera dall’inizio dell’anno. E che evidentemente punta a un lancio col botto.
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