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Sanremo: boom di ascolti, ma la macchina ha bisogno di rodaggio

11 feb 2015
Il garbato ed ecumenico Festival targato Carlo Conti è quindi partito ieri sera, in un’atmosfera di fiduciosa luna di miele, che aveva fatto addirittura ironizzare sull’assenza di polemiche. A essere generosi, va concluso che la macchina ha bisogno di rodaggio: la prima serata si è snodata così tra buone idee e tempi morti, intuizioni dal buon potenziale sviluppate con approssimazione, ottima padronanza dei fondamentali coniugata però all’incapacità di affondare il colpo.
L’apertura, un lunghissimo montaggio da backstage, ne è stata un esempio. Lo stesso girato, distribuito per tutta la durata dello spettacolo, sarebbe risultato di ben altro impatto. Lo storytelling del Festival riportava immediatamente al centro i cantanti in concorso. Del resto, tutto secondo copione. Tiziano Ferro giganteggia, Al Bano e Romina Power, si offrono alla curiosità del pubblico e ai colleghi dei settimanali pettegoli, gli Imagine Dragons regalano, in chiusura, musica di spessore.
I sommersi e i salvati della classifica non offrono sorprese: tra gli artisti, Annalisa è impeccabile, nonostante una proposta che non le permette di esprimersi al 100%, Nek torna protagonista e convince i fan di tutta Europa in attesa del rappresentante dell’Italia all’Eurovision di Vienna, Malika Ayane riempie con la sua interpretazione un testo rarefatto e ricco di suggestioni, Nesli suggella la sua svolta pop, Chiara avanza una seria candidatura al podio.
Stamattina, le stime d’ascolto suggellano quello che per gli organizzatori è un vero e proprio trionfo. Se è vero che squadra che vince non si cambia, tutto ci dice che di Carlo Conti a Sanremo potremmo sentire parlare a lungo.

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