Il dramma segue le vicende di due donne inglesi negli anni Venti, che visitano l’India nella speranza di capirne gli usi e le complesse tradizioni: la loro amicizia con un giovane medico musulmano sarà la chiave dell’India. Attraverso una serie incresciosa e drammatica di disavventure, la loro conoscenza arriva a uno scandalo prima e a un processo poi: un conflitto che alla fine non avrà vincitori, ma solo vinti. Il conflitto tra due società costrette a convivere nel clima alienato del colonialismo è colto da Forster con ironia e finezza di sentimenti profonda. La parabola è più che mai attuale oggi in un tempo in cui sempre più tutti ci troviamo a convivere e a doverci confrontare con tradizioni e culture diverse dalla nostra. Riprendere in mano un testo del genere, al di là della sua straordinaria efficacia drammaturgica, costituisce uno spunto di riflessione importante sullo ”scontro di civiltà” permettendo al teatro di ritrovare il suo carattere civile, la sua vocazione politica.
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