I Giochi Olimpici prendono il nome da Olimpia, la città dell'Antica Grecia dove i migliori atleti ellenici si ritrovavano per affrontarsi competizioni sportive che esaltavano lo sforzo fisico e celebravano gli Dei.
Il fautore delle Olimpiadi moderne fu Pierre de Fredy, barone di Coubertin, un pedagogista francese che nell'analizzare la sconfitta che la Francia aveva subito dalla Prussia (poi divenuta Germania), si accorse di come la società di allora fosse priva di una sana educazione fisica e dei valori che essa comporta (sacrificio, competitività, rispetto delle regole).
De Coubertin nel 1894 propose la rinascita di nuovi Giochi Olimpici Internazionali.
In poco tempo venne fondato il C.I.O (Comitato Internazionale Olimpico) e si decise che la sede della prima Olimpiade dell'era moderna si sarebbe tenuta proprio in Grecia, ad Atene, casa naturale dello spirito olimpico.
Si decise però che un ideale così alto doveva toccare ogni parte della Terra, e perciò la sede dei giochi sarebbe cambiata ogni 4 anni.
Il fautore delle Olimpiadi moderne fu Pierre de Fredy, barone di Coubertin, un pedagogista francese che nell'analizzare la sconfitta che la Francia aveva subito dalla Prussia (poi divenuta Germania), si accorse di come la società di allora fosse priva di una sana educazione fisica e dei valori che essa comporta (sacrificio, competitività, rispetto delle regole).
De Coubertin nel 1894 propose la rinascita di nuovi Giochi Olimpici Internazionali.
In poco tempo venne fondato il C.I.O (Comitato Internazionale Olimpico) e si decise che la sede della prima Olimpiade dell'era moderna si sarebbe tenuta proprio in Grecia, ad Atene, casa naturale dello spirito olimpico.
Si decise però che un ideale così alto doveva toccare ogni parte della Terra, e perciò la sede dei giochi sarebbe cambiata ogni 4 anni.
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