Alex Schwazer non attenderà le controanalisi. Subito dopo la notizia della sua esclusione dai Giochi per la positività a un controllo antidoping, il marciatore ha confessato le sue responsabilità: "Ho preso questa disgraziata iniziativa a metà luglio, dopo aver concluso la preparazione. L'ho trovata su Internet, dove era spiegato anche il modo per iniettarla. La mia carriera è finita, la mia vita è finita”. Poi ha proseguito: “A Pechino ero pulitissimo, lo giuro. Ho sbagliato, ho distrutto tutto quanto di buono ho fatto in questi anni, tutto cancellato. Non riesco più a guardarmi allo specchio”.
La delusione di Schwazer è palese: "Ho ingannato un sacco di gente, ho tradito la fiducia di chi mi vuole bene. Ho vergogna a tornare a casa dai miei genitori. Non tornerò mai più a marciare, mi vergogno e basta".
Il padre di Alex, Josef, si assume le colpe per non aver aiutato il figlio in un momento così difficile: "Le responsabilità sono mie, perché se si vede un figlio, che durante tutto l'anno è stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli. Gli chiedo perdono". Josef Schwazer cerca di capire perché Alex abbia assunto l'Epo: "L'ultima volta che è partito da qui - racconta davanti alla casa di famiglia con una voce rotta dal pianto - era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere gli altri. E' stata al 100% la prima volta che ha fatto uso di queste sostanze".
7.00 - Fulmine a ciel sereno per la spedizione azzurra a Londra 2012. Il Coni, infatti, ha annunciato di aver escluso per doping il campione olimpico di marcia a Pechino, Alex Schwazer. "Ho sbagliato, la mia carriera è finita. Meglio non chiedermi come sto... Volevo essere più forte per questa Olimpiade", ha ammesso l'altoatesino. "Ho fatto tutto da solo e di testa mia e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo", ha aggiunto Alex. Schwazer, che ha rinunciato alla 20 km solo pochi giorni fa, avrebbe dovuto disputare sabato la 50 km di marcia. La positività sarebbe stata riscontrata a un controllo effettuato dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping, il 30 luglio a Oberstdorf. Carolina Kostner - sua fidanzata - si è cancellata dalla lista di gara del Grand Prix 2012, la cup of China e il Trophee Eric Bompard, probabilmente per stare vicina al suo Alex. Intanto, il Comando generale dei Carabinieri ha già preso contatti con la presidenza del Coni per l'adozione dei provvedimenti conseguenti nei confronti di Schwazer, che è un carabiniere del gruppo sportivo dell'Arma.
La delusione di Schwazer è palese: "Ho ingannato un sacco di gente, ho tradito la fiducia di chi mi vuole bene. Ho vergogna a tornare a casa dai miei genitori. Non tornerò mai più a marciare, mi vergogno e basta".
Il padre di Alex, Josef, si assume le colpe per non aver aiutato il figlio in un momento così difficile: "Le responsabilità sono mie, perché se si vede un figlio, che durante tutto l'anno è stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli. Gli chiedo perdono". Josef Schwazer cerca di capire perché Alex abbia assunto l'Epo: "L'ultima volta che è partito da qui - racconta davanti alla casa di famiglia con una voce rotta dal pianto - era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere gli altri. E' stata al 100% la prima volta che ha fatto uso di queste sostanze".
7.00 - Fulmine a ciel sereno per la spedizione azzurra a Londra 2012. Il Coni, infatti, ha annunciato di aver escluso per doping il campione olimpico di marcia a Pechino, Alex Schwazer. "Ho sbagliato, la mia carriera è finita. Meglio non chiedermi come sto... Volevo essere più forte per questa Olimpiade", ha ammesso l'altoatesino. "Ho fatto tutto da solo e di testa mia e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo", ha aggiunto Alex. Schwazer, che ha rinunciato alla 20 km solo pochi giorni fa, avrebbe dovuto disputare sabato la 50 km di marcia. La positività sarebbe stata riscontrata a un controllo effettuato dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping, il 30 luglio a Oberstdorf. Carolina Kostner - sua fidanzata - si è cancellata dalla lista di gara del Grand Prix 2012, la cup of China e il Trophee Eric Bompard, probabilmente per stare vicina al suo Alex. Intanto, il Comando generale dei Carabinieri ha già preso contatti con la presidenza del Coni per l'adozione dei provvedimenti conseguenti nei confronti di Schwazer, che è un carabiniere del gruppo sportivo dell'Arma.
Riproduzione riservata ©