Cominciamo dalla fine. Destro di Francesco Baldini ai tempi di Nicolò Carosio veniva denominato classico tiro della domenica e il San Marino incassa tre punti che pesano come un macigno sull’economia del campionato. Il segnale è forte. Espugnare Gubbio sarà un problema per tutti. La formazione del duo Torrente – Simoni non aveva ancora perso in questo inizio di stagione, ha un organico di spessore e nell’arco dei 90 minuti ha impresso un ritmo all’incontro difficile da sostenere per quelli di Evani . Il condottiero biancoazzurro ha plasmato - modellato continuamente il suo scacchiere tattico. E’ partito con un poco prudente 4 – 3 – 1 -2 permettendosi il lusso di schierare Grassi – Poletti – Cesca e Gasparello su un campo così difficile, i due davanti si integrano alla perfezione e a tratti sono risultati devastanti. Il tecnico, evidentemente, conosce molto bene il potenziale della sua squadra . Poi però già nei primi 45 minuti sotto la spinta incessante dei rossoblu, è passato ad un 4 -4-2 classico. Nella ripresa ha gettato nella mischia Simone Loiodice togliendolo dopo nemmeno 20 minuti dal suo ingresso quando si è accorto che il ragazzo non aveva il passo per reggere l’alto ritmo impresso alla gara da Sandreani e compagni. Senza paura Evani e i risultati gli stanno dando ragione. A tutto questo va aggiunto che tutti gli episodi sono andati in direzione Titano : un gol annullato ingiustamente al Gubbio, due rigori richiesti uno dei quali sembrava netto per fallo di mano di Bergamini in area. Una vittoria così è molto indicativa. C’è anche la stella ad illuminare una squadra forte,guidata da un tecnico che sta dimostrando tutto il suo valore.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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