Il Belvedere Riccione è la prima squadra a conquistare la promozione in serie A, mentre le altre serie dei play-off dovranno attendere un altro week-end prima di emettere il verdetto finale. E’ culminata con il successo decisivo sul diamante di Iglesias una stagione esaltante per i ragazzi allenati da Gigi Pasquini e Secondo Ambrosani, ma il Cagliari non ha accettato il ruolo di sparring partner e in un sabato da 8 ore di gioco praticamente consecutive ha rimesso in discussione la serie, che partiva dal 2-0 maturato a Riccione sette giorni prima.
L’ultimo out, quello che apre la festa del Belvedere, è l’emblema della partita, Michele Ebau batte secco su Paolo Gabrielli, che assiste a Bernardi per chiudere una giornata da cuori forti. Gabrielli è stato l’eroe che ha traghettato Riccione alla meta dal monte di lancio. E’ entrato nel momento più difficile dell’intera serie, al sesto inning con basi piene ed un eliminato, i suoi avanti 8-4 e il Cagliari in piena rimonta. Un vero incubo sembrava ripetersi per i romagnoli, che solo poche ore prima avevano visto evaporare la vittoria decisiva al nono inning, dopo essere stati in vantaggio per 7-0 per due terzi di gara. Un lancio pazzo e l’8-5 non sembravano promettere bene e invece era l’inizio di un vero show per il veterano del Belvedere, che non concedeva praticamente più nulla fino alla fine della partita: 3.2 riprese lanciate, 2 valide concesse, 1 base ball, 4 strikeout e nessun punto, la freddezza e l’esperienza che valgono per “Gamba” il titolo simbolico di MVP della serie.
L’ultimo out, quello che apre la festa del Belvedere, è l’emblema della partita, Michele Ebau batte secco su Paolo Gabrielli, che assiste a Bernardi per chiudere una giornata da cuori forti. Gabrielli è stato l’eroe che ha traghettato Riccione alla meta dal monte di lancio. E’ entrato nel momento più difficile dell’intera serie, al sesto inning con basi piene ed un eliminato, i suoi avanti 8-4 e il Cagliari in piena rimonta. Un vero incubo sembrava ripetersi per i romagnoli, che solo poche ore prima avevano visto evaporare la vittoria decisiva al nono inning, dopo essere stati in vantaggio per 7-0 per due terzi di gara. Un lancio pazzo e l’8-5 non sembravano promettere bene e invece era l’inizio di un vero show per il veterano del Belvedere, che non concedeva praticamente più nulla fino alla fine della partita: 3.2 riprese lanciate, 2 valide concesse, 1 base ball, 4 strikeout e nessun punto, la freddezza e l’esperienza che valgono per “Gamba” il titolo simbolico di MVP della serie.
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