Il secondo successo consecutivo fa bene ad Avellino che schianta Sassari rilanciandosi nella lotta al secondo posto e vendicando al contempo la sconfitta patita in Coppa Italia. Nonostante il perdurare dell'assenza di Ragland, precauzionalmente ancora in tribuna, Sacripanti trova nei grandi ex come Logan e Green i protagonisti in gradi di fare la differenza e abbattere la diga sarda formata dal solo Stipcevic considerato che Carter resta fuori per scelta tecnica. Nonostante una partenza lanciata, il Banco accusa il pronto ritorno irpino che si infiamma quando dalla linea dei 6,25 entrano 3 patriot consecutivi ad inchiodare un parziale di 11-0 che è già una botta fortissima. Sacripanti a sorpresa fa entrare Cusin, a 50 giorni dall'intervento alla mano e il divario un po' si lima, ma non per colpa sua ma per il fatto che la difesa sarda stringe le maglie e alza l'intensità e adesso i biancoverdi sparacchiano a salve, insomma per un attimo e più tutto si rimescola. A ricominciare la rimba è una tripla di Randolph che riporta Avellino a +5 dopo che gli avversari a -1 avevano sprecato anche il possesso del sorpasso. E ora la spallata decisiva la danno Logan e Green che segnano altre 2 triple ad innescare il break decisivo. Di li in poi è showtime che divide una partita già decisa dalla sirena che suona sul 77-65.
Riproduzione riservata ©