Dopo la rivoluzione, la restaurazione: Venezia dimentica lo scivolone casalingo di Gara 1 imponendosi 73-67 a Trento, successo che le dà il 2-1 nella serie e, soprattutto, le restituisce il fattore campo. A differenza dei due match precedenti – decisi con largo anticipo sull'ultima sirena – il terzo atto resta in bilico fino a metà dell'ultima frazione, poi la Dolomiti si ritrova senza benzina e cede di schianto.
Una stanchezza figlia dei tanti infortuni abbattutisi sul roster di Buscaglia, che non recupera Sutton e, nel corso dell'incontro, vede acciaccarsi pure Shields e Lechthaler. Tolti Bernardi e Lovisotto – 60'' a testa – Trento ruota solo 7 giocatori, cinque dei quali in campo per più di mezz'ora: De Raffaele – che pure ha perso Batista - ne impiega 11, col solo Ejim che tocca quota 30'. Panchina corta e 13 errori in 23 tentativi dalla lunetta, così la perde Trento: inutili i 14 di Craft e Forray e i 13+8 rimbalzi di Gomes.
Il primo tempo è una surreale altalena: passato lo stallo iniziale la Reyer fa 12-0 e va a +9, la Dolomiti replica con un 19-2 e ribalta il distacco, che con la tripla di Forray diventa di due cifre. Come in Gara 2 quindi Venezia incappa in un secondo quarto da incubo, salvo poi avviare la rimonta. A un soffio dal 20° Filloy tira dalla sua metà campo e imbrocca il -5 e al rientro Trento inizia a vacillare. Stone – 13 totali, uno in meno di Haynes – si carica i suoi sulle spalle a suon di triple – 3/4 il suo score – e di schiacciate, tanto che il parziale va in archivio con la Reyer avanti di 3.
Il 4-0 di Craft sembra rimettere sul pezzo Trento, che invece sbaglia sempre di più. Venezia intanto ha un Ejim che sotto il canestro avversario detta legge e, pur non brillando nel tiro, allunga pian piano: al 38° Stone stacca Trento di 10 e ogni speranza di riaprirla muore lì.
RM
Una stanchezza figlia dei tanti infortuni abbattutisi sul roster di Buscaglia, che non recupera Sutton e, nel corso dell'incontro, vede acciaccarsi pure Shields e Lechthaler. Tolti Bernardi e Lovisotto – 60'' a testa – Trento ruota solo 7 giocatori, cinque dei quali in campo per più di mezz'ora: De Raffaele – che pure ha perso Batista - ne impiega 11, col solo Ejim che tocca quota 30'. Panchina corta e 13 errori in 23 tentativi dalla lunetta, così la perde Trento: inutili i 14 di Craft e Forray e i 13+8 rimbalzi di Gomes.
Il primo tempo è una surreale altalena: passato lo stallo iniziale la Reyer fa 12-0 e va a +9, la Dolomiti replica con un 19-2 e ribalta il distacco, che con la tripla di Forray diventa di due cifre. Come in Gara 2 quindi Venezia incappa in un secondo quarto da incubo, salvo poi avviare la rimonta. A un soffio dal 20° Filloy tira dalla sua metà campo e imbrocca il -5 e al rientro Trento inizia a vacillare. Stone – 13 totali, uno in meno di Haynes – si carica i suoi sulle spalle a suon di triple – 3/4 il suo score – e di schiacciate, tanto che il parziale va in archivio con la Reyer avanti di 3.
Il 4-0 di Craft sembra rimettere sul pezzo Trento, che invece sbaglia sempre di più. Venezia intanto ha un Ejim che sotto il canestro avversario detta legge e, pur non brillando nel tiro, allunga pian piano: al 38° Stone stacca Trento di 10 e ogni speranza di riaprirla muore lì.
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