Trema ancora una volta il mondo dell'atletica. A novembre il primo report dell'agenzia internazionale dell'antidoping aveva portato alla scoperto lo scandalo che ha travolto la federazione dell'atletica russa. Il secondo report della Wada attacca la Iaaf, parlando di corruzione nel mondo dell'atletica che nasceva dai vertici, aggiungendo anche il concetto di corruzione criminale. Sono parole dure quelle di Richard McLaren. Il membro della commissione antidoping ha illustrato a Monaco di Baviera il secondo report sul doping: “Le informazioni sono piuttosto chiare, dimostrano che la corruzione partiva dal vertice della Iaaf”. McLaren parla anche del ruolo dell'ex presidente della Iaaf, Lamine Diack: “Era responsabile dell'organizzazione, di consentire la cospirazione, e della corruzione che ha avuto luogo nell'Iaaf”. E' quanto riportato nel rapporto della commissione indipendente della Wada. Accuse vengono rivolte anche al consiglio dell'Associazione Internazionale dell'Atletica, secondo il report, infatti, non poteva non sapere dell'estensione del doping o del clientelismo. Sulla posizione della Russia, nelle 89 pagine del rapporto si evidenzia come la consapevolezza della Iaaf in merito ai problemi della Russia era molto più grande di quanto fosse noto, eppure la Iaaf non ha mostrato alcuna brama di occuparsi della questione”.
Elia Gorini
Elia Gorini
Riproduzione riservata ©