“Non sono bravo con le public relations, forse anche questo è uno dei motivi per i quali nella mia carriera spesso sono stato sottovalutato”. Con queste parole significative inizia la conferenza stampa a tutto campo Francesco Antonioli. Il portiere protagonista dell’ascesa bianconera sottolinea a più riprese gli straordinari valori di un gruppo granitico che continuerà la scalata.
“Sono tranquillo e in pace con me stesso - ha detto - perché ho sempre dato il massimo. La scelta di venire a Cesena è arrivata in un momento difficile per la mia vita anche per cose extra sportive, ma è una scelta che rifarei. Anzi - aggiunge - se non fossi venuto qui, era molto probabile che avrei potuto anche smettere, ed invece ora mi sento bene e potrei continuare ancora per diversi anni, almeno fino a quando continuo a divertirmi”. Non cerca rivincite il portiere che ha anche indossato la maglia della Nazionale, ma il trattamento ricevuto a Bologna non se lo aspettava. “Avrei preferito che certe cose mi venissero dette a quattro occhi invece che indugiare e prendere tempo, ma purtroppo anche questo è il calcio soprattutto in Italia, dove è assente una cultura sportiva”.
Lorenzo Giardi
“Sono tranquillo e in pace con me stesso - ha detto - perché ho sempre dato il massimo. La scelta di venire a Cesena è arrivata in un momento difficile per la mia vita anche per cose extra sportive, ma è una scelta che rifarei. Anzi - aggiunge - se non fossi venuto qui, era molto probabile che avrei potuto anche smettere, ed invece ora mi sento bene e potrei continuare ancora per diversi anni, almeno fino a quando continuo a divertirmi”. Non cerca rivincite il portiere che ha anche indossato la maglia della Nazionale, ma il trattamento ricevuto a Bologna non se lo aspettava. “Avrei preferito che certe cose mi venissero dette a quattro occhi invece che indugiare e prendere tempo, ma purtroppo anche questo è il calcio soprattutto in Italia, dove è assente una cultura sportiva”.
Lorenzo Giardi
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