La partecipazione sammarinese ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 ha monopolizzato il lavori dell’Esecutivo. Con la volontà di portare in Cina atleti adeguatamente preparati, il Comitato Olimpico ha investito la Commissione Tecnica dell’incarico di invididuare una rosa di nomi, potenzialmente in grado di avvicinarsi ai minimi richiesti per la partecipazione. Allenamenti, stage anche fuori territorio, e un programma vero e proprio di avvicinamento all’appuntamento di Pechino. Rispetto ai limiti imposti dal Comitato Olimpico Internazionale, c’è da gestire l’affare Wild Card. Difficile infatti per atleti dilettanti riuscire ad avvicinare gli standard di rendimento richiesti. Ci saranno allora le Wild Card, i famosi inviti, che il Comitato Olimpico Sammarinese distribuirà ai propri atleti. Non si sa ancora quante carte saranno a disposizione, ma le prospettive non sono incoraggianti: rispetto ad Atene pare siano meno. Per garantire un minimo di competitività a chi rappresenterà il paese nella massima rassegna sportiva mondiale, il Cons ha previsto minimi interni più generosi di quelli ufficiali, comunque garanzia di mandare a Pechino chi è in grado di non sfigurare. Una qualità da ricercare anche attraverso scelte difficili, ma dalle quali lo sport di San Marino non vuole prescindere. Il previsto dibattito sulla Solidarietà Olimpica, sullo Statuto Tipo per le Federazioni Sportive e l’Osservatorio permanente sulle stesse è stato aggiornato all’Esecutivo di lunedì prossimo.
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