Si chiude con la terza medaglia italiana la tappa sammarinese di Coppa del Mondo di tiro a volo. In una finale che annoverava ben due tiratori azzurri, è Rossetti a non centrare medal matches, risultando tagliato dopo la serie di 16 piattelli in semifinale.
Gli Stati Uniti mettono le mani sul bronzo con Hancock, assicurandosi pure la testa del medagliere con il quarto piazzamento a podio su cinque specialità.
In finale per l'oro ci finiscono lo svedese Nilsson e l'azzurro Tammaro Cassandro, fresco di record del mondo nelle qualificazioni con un 125 da stropicciarsi gli occhi.
Confermata la bontà del suo stato di forma anche in semifinale, è un doppio zero nella seconda stazione che rischia di comprometterne il duello con vista sulla testa del podio. Nilsson non è però impeccabile e sul 14-14 si prosegue allo shoot-off. Nel confronto con due piattelli a testa è lo scandinavo ad aggiudicarsi la tappa sammarinese di Coppa del Mondo, in cui l'Italia mette le mani su tre medaglie d'argento con Resca, Bacosi e Cassandro.
Per San Marino, a secco di semifinali nella fosse olimpica - dov'era lecito attendersele - l'orgoglio degli attestati di stima trasversali da parte di ISSF e FITAV, per bocca del presidente Luciano Rossi.
LP
Gli Stati Uniti mettono le mani sul bronzo con Hancock, assicurandosi pure la testa del medagliere con il quarto piazzamento a podio su cinque specialità.
In finale per l'oro ci finiscono lo svedese Nilsson e l'azzurro Tammaro Cassandro, fresco di record del mondo nelle qualificazioni con un 125 da stropicciarsi gli occhi.
Confermata la bontà del suo stato di forma anche in semifinale, è un doppio zero nella seconda stazione che rischia di comprometterne il duello con vista sulla testa del podio. Nilsson non è però impeccabile e sul 14-14 si prosegue allo shoot-off. Nel confronto con due piattelli a testa è lo scandinavo ad aggiudicarsi la tappa sammarinese di Coppa del Mondo, in cui l'Italia mette le mani su tre medaglie d'argento con Resca, Bacosi e Cassandro.
Per San Marino, a secco di semifinali nella fosse olimpica - dov'era lecito attendersele - l'orgoglio degli attestati di stima trasversali da parte di ISSF e FITAV, per bocca del presidente Luciano Rossi.
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