Il meglio dell'atletica mondiale – in attesa delle competizioni iridate dell'agosto londinese – si aggiorna ad Oslo, dove Dafne Schippers risponde presente nella sua gara – quella dei 200 che le valse l'argento olimpico – e stacca un ottimo 22''31 davanti ai personali stagionali di Ahouré e Facey.
Cubano il sorriso a trentadue dentri che cade dai 4,81 m dell'asta femminile: tutte in fila dietro a Yarisley Silva, a partire da Sidorova e Ryzih, per un podio capace in toto della miglior prestazione nell'anno in corso.
Proseguendo col gentil sesso, avvincente a dir poco la gara dei 100 ostacoli, dove le medaglie vengono spartite sulla distanza dei quattro millesimi di secondo, mentre – fotofinish alla mano – l'argento è roba della statunitense Castlin e non della norvegese Pedersen, per meno di mezzo millesimo di secondo. Gap irrisori, che premiano con l'oro la tedesca Pamela Dutkiewicz.
Non bastasse la prestazione della Pedersen ad accendere il pubblico di casa, ci pensa Karsten Warholm a regalare al tifo norvegese un coccolone: 48''25 è infatti il nuovo record nazionale sui 400 ostacoli, che vale al 21enne la medaglia d'oro davanti a Copello e Barr.
Non sfonda il muro dei 10''00 la gara dei 100 metri uomini, dov'è il canadese Andre de Grasse a chiudere davanti a tutti col tempo di 10''01 – suo primato stagionale. Nell'ordine del centesimo di secondo il ritardo di Ujah e Meité, tutti a podio.
La notizia del giorno – destinata a riscrivere i libri di storia – arriva dal salto in alto maschile, dove Mutaz Essa Barshim non solo si impone nettamente ai danni di Bondarenko e Drouin, in attesa del ritorno di Gianmarco Tamberi (tornato alle competizioni l'altro ieri a San Marino), ma ha addirittura scalzato il meeting record di Sotomayor che al Bislett Stadium di Oslo reggeva dalla bellezza di 28 anni. Il 2,45 è ancora piuttosto lontano, ma iniziare a prendere confidenza coi primati della leggenda cubana è certo un buon inizio.
LP
Cubano il sorriso a trentadue dentri che cade dai 4,81 m dell'asta femminile: tutte in fila dietro a Yarisley Silva, a partire da Sidorova e Ryzih, per un podio capace in toto della miglior prestazione nell'anno in corso.
Proseguendo col gentil sesso, avvincente a dir poco la gara dei 100 ostacoli, dove le medaglie vengono spartite sulla distanza dei quattro millesimi di secondo, mentre – fotofinish alla mano – l'argento è roba della statunitense Castlin e non della norvegese Pedersen, per meno di mezzo millesimo di secondo. Gap irrisori, che premiano con l'oro la tedesca Pamela Dutkiewicz.
Non bastasse la prestazione della Pedersen ad accendere il pubblico di casa, ci pensa Karsten Warholm a regalare al tifo norvegese un coccolone: 48''25 è infatti il nuovo record nazionale sui 400 ostacoli, che vale al 21enne la medaglia d'oro davanti a Copello e Barr.
Non sfonda il muro dei 10''00 la gara dei 100 metri uomini, dov'è il canadese Andre de Grasse a chiudere davanti a tutti col tempo di 10''01 – suo primato stagionale. Nell'ordine del centesimo di secondo il ritardo di Ujah e Meité, tutti a podio.
La notizia del giorno – destinata a riscrivere i libri di storia – arriva dal salto in alto maschile, dove Mutaz Essa Barshim non solo si impone nettamente ai danni di Bondarenko e Drouin, in attesa del ritorno di Gianmarco Tamberi (tornato alle competizioni l'altro ieri a San Marino), ma ha addirittura scalzato il meeting record di Sotomayor che al Bislett Stadium di Oslo reggeva dalla bellezza di 28 anni. Il 2,45 è ancora piuttosto lontano, ma iniziare a prendere confidenza coi primati della leggenda cubana è certo un buon inizio.
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