14 tappe in 11 diversi stadi, sparpagliati in ben tre continenti. La Diamond League chiude a Bruxelles il cerchio aperto a Doha, in Qatar, il 10 maggio. Si parlava di stanchezza per gli atleti, così non è stato. Renaud Lavillenie, olimpionico dell'asta, si è aggiudicato la classifica di specialità e il concorso correlato di Diamond League per il quarto anno consecutivo, impreziosito da un 5.96.
Il nuovo che avanza è invece impersonificato da Mohammed Aman, 19enne etiope che ha stampato la nona prestazione di sempre sugli 800, la migliore della stagione. Il mondo della velocità è stra-dominato da atleti giamaicani, in campo femminile tanto quanto in campo maschile. Shelly-Ann Fraser-Pryce sbaraglia la concorrenza da due anni sui cento metri, e nell'ultima tappa di Diamond a Bruxelles ha griffato il meeting record fermando il cronometro sul 10.72, conquistando la doppietta in concorso con i 200 metri. Altro specialista conterraneo che non ha bisogno di presentazioni è certo Usain Bolt, che alla faccia della ventilata stanchezza ha corso sciolto i 100 metri, con un “comodo” – tra mille virgolette – 9.80. L'ennesima grande prestazione per chi ha dichiarato di considerare il ritiro dopo l'Olimpiade brasiliana dell'anno prossimo. Ma se i risultati continuano ad essere questi, sarà molto difficile che l'uomo più veloce del mondo voglia privarsi di quello che meglio riesce a fare: correre in primis, vincere poi.
Luca Pelliccioni
Il nuovo che avanza è invece impersonificato da Mohammed Aman, 19enne etiope che ha stampato la nona prestazione di sempre sugli 800, la migliore della stagione. Il mondo della velocità è stra-dominato da atleti giamaicani, in campo femminile tanto quanto in campo maschile. Shelly-Ann Fraser-Pryce sbaraglia la concorrenza da due anni sui cento metri, e nell'ultima tappa di Diamond a Bruxelles ha griffato il meeting record fermando il cronometro sul 10.72, conquistando la doppietta in concorso con i 200 metri. Altro specialista conterraneo che non ha bisogno di presentazioni è certo Usain Bolt, che alla faccia della ventilata stanchezza ha corso sciolto i 100 metri, con un “comodo” – tra mille virgolette – 9.80. L'ennesima grande prestazione per chi ha dichiarato di considerare il ritiro dopo l'Olimpiade brasiliana dell'anno prossimo. Ma se i risultati continuano ad essere questi, sarà molto difficile che l'uomo più veloce del mondo voglia privarsi di quello che meglio riesce a fare: correre in primis, vincere poi.
Luca Pelliccioni
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