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Diamond League, a Stoccolma De Grasse vola con l'aiuto del vento. Cheruiyot da record stagionale nei 1500

19 giu 2017
Andre De Grasse
Andre De Grasse
Con Bolt prossimo all'addio il trono della velocità sarà presto vacante, ma di questo passo Andre De Grasse ci metterà poco a farlo suo. Il 22enne canadese vince i 100 metri del meeting Diamond League di Stoccolma in 9”69, che diventa un comunque ottimo 9” 88 se si considera il vento a favore. Partito in sordina, De Grasse sfodera una progressione finale impressionante che gli permette di staccare l'ivoriano Meité, rimastogli incollato per i primi 70 metri. Sul podio con loro, il giamaicano Shields.

Sono rimasto choccato quando ho visto il tempo che ho fatto - dice il bronzo olimpico e mondiale - non pensavo che sarei riuscito ad andare così veloce. Sarò anche stato aiutato dal vento, ma sono davvero contento del risultato. Sono uscito molto bene dai blocchi e poi ho concluso alla grande. Poco prima della partenza ho sentito il vento ma al momento di andare ai blocchi non lo percepivo così forte. E’ il mio tempo più veloce, domani avrò qualche dolore perché è stato un grande sforzo per il mio fisico. La prestazione mi dà fiducia, mi sto avvicinando al top della forma in vista dei Mondiali”.

Un altro tempo importante lo fa registrare Timothy Cheruiyot che nei 1500 metri sfodera la miglior prestazione mondiale dell'anno: accanto al nome del keniano, che mette in fila il bahreinita Mikhou e l'etiope Wote, il tabellone segna 3' 30” 77. Come De Grasse, Cheruiyot il meglio lo riserva nel finale, correndo gli ultimi 400 metri in 54” 39.

Nel salto in alto stupisce poco o nulla la prova di Marya Lasitskene, russa che gareggia da neutrale: per la quinta volta nelle ultime sette uscite la campionessa del mondo sfonda il muro dei 2 metri, imponendosi sulla polacca Lichwinko e sulla svedese Skoog.

Solito dominio anche nel salto in lungo, nel quale il sudafricano Luvo Manyonga vince sul connazionale Samaai e sul ceco Juska. Meno convincente del solito però l'8.36 ventoso dell'argento olimpico in carica, che nell'ultimo tentativo si fa pure male a un polpaccio.

Si conferma anche il giovane norvegese Karsten Warholm, che nei 400 ostacoli replica il successo di Oslo battendo l'estone Magi – che in classifica generale lo precede di un punto – e il turco Copello.

RM

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