Dopo i fuochi d'artificio del Golden Gala, il mondo dell'atletica si aggiorna nella ventosa Birmingham che proprio per questo discrimine meteorologico regala prestazioni e misure davvero stupefacenti.
A partire dal 69.23 con cui la croata Sandra Perkovi? – davanti a Samuels e Robert-Michon – va a prendersi l'oro nel disco, con tanto di meeting record.
Nulla a che vedere col lancio di Julius Yego: il keniota spara il giavellotto laddove nemmeno la grafica è sufficiente. Dopo un'accurata verifica che allontana i dubbi di nullo – come inizialmente segnalato – si registra il 91.39 che vale la nona misura di sempre nel giavellotto e che gli vale la miglior prestazione mondiale dell'anno e record assoluto africano nonché della Diamond League.
Arriviamo alla pista, con l'emozionante finale dei 100 ostacoli femminili, dove dopo la squalifica per falsa partenza della Stowers in sesta corsia, a prendersi la vittoria è Dawn Harper-Nelson che con il tempo di 12''58 – sua miglior prestazione stagionale – batte di un soffio la connazionale Rollins e la britannica Porter.
Nei 200 la regina è sempre statunitense e risponde al nome di Jeneba Tarmoh: decisivi gli ultimi metri in cui riesce a difendersi dalle rimonte di Allyson Felix e della Asher-Smith, tutte raggruppate nella miseria di un centesimo di secondo, come attesta il fotofinish che stacca sul sorriso della velocista nativa di Los Angeles ed olimpionica della 4x100 statunitense a Londra.
Non c'è Gatlin, trionfante a Roma, ma il piatto forte resta la gara dei 100 metri maschili, dove Marvin Bracy si conferma – unico a riuscirci – sempre sotto al muro dei 10'' fin dalle prime batterie, prendendosi un meritato oro col personale in 9''93 davanti a Gemili e Rodgers. Frana a terra per uno strappo il francese Jimmy Vicaut.
Tra gli azzurri si segnalano Gloria Hooper – finalista nei 400 vinti dalla McPherson – e Alessia Trost, quinta nell'alto con la misura di 1.91, distante sei centimetri dalla polacca Licwinko.
LP
A partire dal 69.23 con cui la croata Sandra Perkovi? – davanti a Samuels e Robert-Michon – va a prendersi l'oro nel disco, con tanto di meeting record.
Nulla a che vedere col lancio di Julius Yego: il keniota spara il giavellotto laddove nemmeno la grafica è sufficiente. Dopo un'accurata verifica che allontana i dubbi di nullo – come inizialmente segnalato – si registra il 91.39 che vale la nona misura di sempre nel giavellotto e che gli vale la miglior prestazione mondiale dell'anno e record assoluto africano nonché della Diamond League.
Arriviamo alla pista, con l'emozionante finale dei 100 ostacoli femminili, dove dopo la squalifica per falsa partenza della Stowers in sesta corsia, a prendersi la vittoria è Dawn Harper-Nelson che con il tempo di 12''58 – sua miglior prestazione stagionale – batte di un soffio la connazionale Rollins e la britannica Porter.
Nei 200 la regina è sempre statunitense e risponde al nome di Jeneba Tarmoh: decisivi gli ultimi metri in cui riesce a difendersi dalle rimonte di Allyson Felix e della Asher-Smith, tutte raggruppate nella miseria di un centesimo di secondo, come attesta il fotofinish che stacca sul sorriso della velocista nativa di Los Angeles ed olimpionica della 4x100 statunitense a Londra.
Non c'è Gatlin, trionfante a Roma, ma il piatto forte resta la gara dei 100 metri maschili, dove Marvin Bracy si conferma – unico a riuscirci – sempre sotto al muro dei 10'' fin dalle prime batterie, prendendosi un meritato oro col personale in 9''93 davanti a Gemili e Rodgers. Frana a terra per uno strappo il francese Jimmy Vicaut.
Tra gli azzurri si segnalano Gloria Hooper – finalista nei 400 vinti dalla McPherson – e Alessia Trost, quinta nell'alto con la misura di 1.91, distante sei centimetri dalla polacca Licwinko.
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