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Febbrile attesa per la finale della Coppa del Mondo

9 lug 2006
Febbrile attesa per la finale della Coppa del Mondo
L’aria che si respira è quella dell’11 Luglio 1982. L’Italia, come allora, raggiunge la finale, in mezzo ad un tornado di polemiche di potenza inaudita. Moggiopoli incalza, gli azzurri si compattano e come in Spagna arrivano dritti dritti alla finale grazie ad un percorso netto. Questa Italia fa ancora meglio, perché sbarca a Berlino con un solo autogol subito, difesa d’acciaio, centrocampo sempre in grado di inventare, poi se davanti qualcosa si inceppa non è un 'Grosso' problema. In un solo mese abbiamo riscoperto la voglia di essere italiani, bello. E quelle piazze traboccano di entusiasmo, in un tripudio di tricolore che veste tutto lo stivale. Gli azzurri hanno saputo, ancora una volta, come in quel Luglio dell’82, trarre energia dalle polemiche. La Francia porta con sé una valigia piena di brutti ricordi, anche contro le streghe quest’Italia deve sapere vincere. Lippi non cambia, conferma gli stessi 11 che hanno costretto i padroni di casa a giocare questa sera contro il Portogallo. Non dovrebbe cambiare molto nemmeno Domenech, riproponendo questa Francia con il quadrilatero: Zidane vertice basso, Henry alto, Ribery e Malouda pronti ad inserirsi dalle corsie esterne. E’ uno scontro tra giganti, la Coppa Del Mondo, comunque vada, verrà consegnata in buone mani.

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