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Pogacar, il Tour de France ha il suo padrone

Lo sloveno nel club dei grandi. Prima di lui era stato Marco Pantani a centrare la doppietta Giro-Tour

21 lug 2024
Pogacar, il Tour de France ha il suo padrone

10 e lode, anzi 12 e lode: nel pagellone finale non ci può essere altro voto per Tadej Pogacar. Che fossimo di fronte ad un nuovo campione generazionale del ciclismo lo si sapeva già da anni, perché parlava il palmares. Ma in questo 2024 lo sloveno si è superato, entrando in quella cerchia strettissima di corridori che hanno cambiato la storia: 12 sono le vittorie combinate tra Giro d'Italia e Tour de France – una in più di Eddy Merckx – 6 solo alla Grande Boucle, di cui le ultime 3 consecutive – e non accadeva da Bartali nel '48 – ma, soprattutto, la clamorosa doppietta 26 anni dopo un altro mostro sacro come Marco Pantani. Con Pogacar non c'è mai stata storia: le tappe in salita sono state quasi tutte dello sloveno della Emirates, che non ha lasciato agli avversari nemmeno la cronometro finale con arrivo a Nizza. L'unico a chiudere sotto i 40 minuti e con quasi 44 km/h di media. Distacchi abissali nella generale: il grande rivale Jonas Vingegaard, che per due anni consecutivi lo aveva costretto al secondo posto, è arrivato ad oltre 6 minuti, Remco Evenepoel a più di 9. E' stato il Tour delle prime volte e dei primati: la prima partenza dall'Italia, con il passaggio nella Repubblica di San Marino, e le 35 vittorie di Mark Cavendish, anche qui superato Merckx nella classifica all-time dei successi in Francia. Pogacar, invece, guarda già avanti: solo il “Cannibale” nel 74' aveva aggiunto anche il mondiale nella stessa stagione di Giro e Tour. E allora cerchio rosso sul 29 settembre, ai durissimi campionati del mondo di Zurigo.





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