Dal 12 al 28 giugno Baku sarà la capitale dello sport nel Vecchio Continente: sono iniziati ieri – con una maestosa cerimonia d'apertura – i primi Giochi Olimpici Europei della storia. Lo stadio Olimpico della capitale azera si veste a ideale simbolo degli investimenti e della capacità di spesa del governo asiatico, che si è affidato al Direttore Artistico delle Olimpiadi di Atene 2004 – Dimitris Papaioannou – per stupire il mondo, facendo decisamente centro.
Il cantante Alim Qasimov ad aprire una cerimonia, in cui il fil rouge è stata la storia dell'Azerbaijan, fortemente intrisa di elementi tradizionali e avveniristiche esibizioni.
Un paese all'avanguardia, che strizza l'occhio all'Occidente del mondo nascondendo sotto un tappeto dorato quelli che possono essere i limiti di un conservatorismo talvolta stringente: i fischi per l'esigua delegazione armena – sfilante nello stadio Olimpico – la dicono lunga.
Ballerini, coreografie e la performance di un mostro sacro del pop mondiale come Lady Gaga, rappresentano il panem et circenses dato in pasto al mondo dello sport. La risposta europea alla chiamata azera è impressionante: 6000 atleti, circa. Tra le delegazioni più corpose l'Italia, con 284 rappresentanti. Quella sammarinese è capeggiata da Alessandra Perilli, fiera portabandiera e sicura partecipante a Rio 2016, obiettivo della sorella Arianna quanto di Mancini, magari passando proprio da una carta olimpica a Baku.
Insieme ai tiratori anche Emanuele Guidi per l'arco, Letizia Giardi per il singolare femminile di tennistavolo e Michele Ceccaroni per il teakwondo, ultimo in ordine cronologico a misurarsi con questi Giochi Olimpici Europei: scenderà sul tatami mercoledì 17 nelle qualificazioni del -68 kg. Tutti gli altri atleti della prima spedizione gareggeranno invece martedì 16.
In tribuna d'onore i Capitani Reggenti Venturini e Belluzzi, insieme al Segretario allo Sport Lonfernini, a concedere il giusto tributo ai portacolori sammarinesi in una manifestazione così importante. Nei prossimi giorni raggiungeranno la capitale azera anche cinque rappresentati dell'atletica biancazzurra, Jessica Zannoni per il judo e la coppia Felici/Giovannini per il nuoto, nella speranza di rimanere – perchè no – a bocca aperta per un risultato sammarinese, tanto quanto siamo rimasti nell'assistere alla magnetica cerimonia d'apertura firmata Papaioannou.
LP
Il cantante Alim Qasimov ad aprire una cerimonia, in cui il fil rouge è stata la storia dell'Azerbaijan, fortemente intrisa di elementi tradizionali e avveniristiche esibizioni.
Un paese all'avanguardia, che strizza l'occhio all'Occidente del mondo nascondendo sotto un tappeto dorato quelli che possono essere i limiti di un conservatorismo talvolta stringente: i fischi per l'esigua delegazione armena – sfilante nello stadio Olimpico – la dicono lunga.
Ballerini, coreografie e la performance di un mostro sacro del pop mondiale come Lady Gaga, rappresentano il panem et circenses dato in pasto al mondo dello sport. La risposta europea alla chiamata azera è impressionante: 6000 atleti, circa. Tra le delegazioni più corpose l'Italia, con 284 rappresentanti. Quella sammarinese è capeggiata da Alessandra Perilli, fiera portabandiera e sicura partecipante a Rio 2016, obiettivo della sorella Arianna quanto di Mancini, magari passando proprio da una carta olimpica a Baku.
Insieme ai tiratori anche Emanuele Guidi per l'arco, Letizia Giardi per il singolare femminile di tennistavolo e Michele Ceccaroni per il teakwondo, ultimo in ordine cronologico a misurarsi con questi Giochi Olimpici Europei: scenderà sul tatami mercoledì 17 nelle qualificazioni del -68 kg. Tutti gli altri atleti della prima spedizione gareggeranno invece martedì 16.
In tribuna d'onore i Capitani Reggenti Venturini e Belluzzi, insieme al Segretario allo Sport Lonfernini, a concedere il giusto tributo ai portacolori sammarinesi in una manifestazione così importante. Nei prossimi giorni raggiungeranno la capitale azera anche cinque rappresentati dell'atletica biancazzurra, Jessica Zannoni per il judo e la coppia Felici/Giovannini per il nuoto, nella speranza di rimanere – perchè no – a bocca aperta per un risultato sammarinese, tanto quanto siamo rimasti nell'assistere alla magnetica cerimonia d'apertura firmata Papaioannou.
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