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Giro 100, primo squillo di Ewan: Gaviria e Bennett ko al fotofinish

12 mag 2017
Giro 100, primo squillo di Ewan: Gaviria e Bennett ko al fotofinish
Giro 100, primo squillo di Ewan: Gaviria e Bennett ko al fotofinish - Spettacolare arrivo a tre ad Alberobello, dove serve il fermo immagine per assegnare all'australiano...
È il suo primo squillo al Giro del Centenario, eppure Caleb Ewan, nel superare l'arrivo, non esulta. Non lo fa perché non è certo di averla spuntata, visto che il traguardo della Castrovillari-Alberobello viene tagliato all'unisono da lui, dalla maglia ciclamino Gaviria e da Bennett. E allora tocca al fotofinish individuare quei pochi centimetri che lo dividono dal colombiano e dall'irlandese, che occupano in quest'ordine gli altri gradini del podio. La settima tappa è roba per velocisti, infatti davanti resta tutto uguale: Jungels è in rosa, Thomas lo segue di 6” e a 10” ci sono tutti gli altri big.

Prima dell'ammucchiata finale c'è la lunga fuga del russo Kozontchuck e dell'italiano Fonzi: all'inizio con loro c'è il quasi omonimo Ponzi, che però poi ha un problema tecnico e viene riassorbito dal gruppone. La coppia scappa dopo 3 km e tira la carretta per altri 203: Kozontchuck si prende i traguardi volanti di Massafra e Martina Franca, nel mezzo Fonzi fa suo il gpm di Bosco delle Pianelle.

In tutto ciò il vantaggio sulla carovana oscilla tra i 3' e i 4', poi inizia a crollare vertiginosamente e infine, a 18 km dall'arrivo, il duo di testa viene agganciato. È un tutti insieme appassionatamente, perché oltre alle squadre da sprint ci sono anche le altre. Così, quando all'ingresso di Alberobello lo sloveno Koren prova invano l'attacco, le prime a mangiarselo sono Movistàr e Sky.

La bagarre definitiva scatta nelle ultime strettoie e come detto si decide al centimetro. Fondamentale allora l'anticipo di Ewan, seguito a ruota da Bennett: tanto basta per impedire il terzo successo di Gaviria, che riemerge alla disperata dalle retrovie e riesce solo a beffare l'irlandese. Il re dei trulli è l'australiano dell'Orica, mentre degli azzurri ancora non c'è traccia. Magari andrà meglio domani nei 189 km da Molfetta a Peschici, con arrivo preceduto da una salita con curve a gomito e punte di pendenza del 12%.
RM

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