Non mancano i colpi di scena neppure nell'ultima tappa del Giro 2016. A Torino taglia il traguardo per primo Giacomo Nizzolo, ma il milanese è declassato al 12' posto dalla giuria che valuta la manovra dell'italiano, che devia verso sinistra e chiude Modolo alle barriere, oltre il consentito. L'ultima tappa del giro va dunque al tedesco Nikias Arndt, davanti a Trentin e Modolo. Una frazione segnata anche dalle cadute a causa della pioggia che ha reso insioso il fondo, Bak cade e riporta la frattura della scapola, per terra finisce anche l'olandese Kruijswijk. Gli otto giri del circuito finale vengono neutralizzati, i tempi della tappa cancellati, di fatto incoronando in anticipo Nibali, ma nonostante tutto sono altre cadute, la più pericolosa a 6 km dall'arrivo, con il bresciano Colbrelli che tocca una spettatore e finisce a terra.
Torino è anche la città che incorona soprattutto Vincenzo Nibali. Il corridore capace di riaccendere la passione per il ciclismo, nel caso fosse mai sopita. Le ultime tappe del corsa rosa hanno incoronato il messinese. Lo squalo aggiorna una carriera ricca di soddisfazioni. Con quello conquistato a Torino sono diventati due i giri e quattro le corse a tappe. Nel 2010 la Vuelta, tre anni dopo il primo giro, mentre nel 2014 il Tour. A Torino la doppietta nel Giro d'Italia per un campione vero che ha commesso qualche errore, saputo aspettare, per poi attaccare nel momento giusto, grazie anche all'amico e compagno di squadra Michele Scarponi, fondamentale nella terzultima tappa per vincere frazione e accorciare nella classifica. A Sant'Anna di Vinandio poi il capolavoro diventa perfezione con la rimonta completata e quei 52 secondi di vantaggio su Chaves. Un Giro d'Italia da brividi, ricco di emozioni e di colpi di scena.
Elia Gorini
Torino è anche la città che incorona soprattutto Vincenzo Nibali. Il corridore capace di riaccendere la passione per il ciclismo, nel caso fosse mai sopita. Le ultime tappe del corsa rosa hanno incoronato il messinese. Lo squalo aggiorna una carriera ricca di soddisfazioni. Con quello conquistato a Torino sono diventati due i giri e quattro le corse a tappe. Nel 2010 la Vuelta, tre anni dopo il primo giro, mentre nel 2014 il Tour. A Torino la doppietta nel Giro d'Italia per un campione vero che ha commesso qualche errore, saputo aspettare, per poi attaccare nel momento giusto, grazie anche all'amico e compagno di squadra Michele Scarponi, fondamentale nella terzultima tappa per vincere frazione e accorciare nella classifica. A Sant'Anna di Vinandio poi il capolavoro diventa perfezione con la rimonta completata e quei 52 secondi di vantaggio su Chaves. Un Giro d'Italia da brividi, ricco di emozioni e di colpi di scena.
Elia Gorini
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