Chris Froome entra nella storia del ciclismo con una tappa tutta all’attacco e va a vincere in solitaria a Bardonecchia prendendosi anche la Maglia rosa. La toglie dalle spalle di Simon Yates che dopo le prime avvisaglie di ieri crolla definitivamente ed esce di classifica, al traguardo accusa un ritardo di più di mezz’ora. Vince il ciclista britannico della Sky che per qualcuno a questo giro non avrebbe nemmeno dovuto partecipare per le accuse di doping che lo hanno coinvolto dopo la Vuelta dell’anno scorso. Che non sarebbe stata una tappa noiosa lo si era capito già dai primi chilometri: Fabio Aru parte, ma getta la spugna e si ritira ancora prima di giungere al primo GPM della giornata sul Colle del Lys. La leggenda si compie sul Colle delle Finestre: la nuova maglia rosa scatta assieme a Dumoulin e Pinot ma poi sullo sterrato li lascia lì, con una azione che a molti ha ricordato Marco Pantani, e si arrampica sui 2178 metri della cima Coppi, transitando sul Colle con quasi un minuto di vantaggio, continuando poi attaccare lanciandosi in picchiata nella successiva discesa. Al traguardo dello Jaffreau stacca Dumoulin di 3 minuti e 21.
Vantaggio che gli permette di festeggiare l’accoppiata tappa-maglia. Ora il britannico ha di 40 secondi sul rivale olandese nella generale. Domani ancora montagne,arrivo a Cervinia, con 4mila metri di dislivello negli ultimi 50 chilometri. Il Giro è tutt’altro che finito.
Vantaggio che gli permette di festeggiare l’accoppiata tappa-maglia. Ora il britannico ha di 40 secondi sul rivale olandese nella generale. Domani ancora montagne,arrivo a Cervinia, con 4mila metri di dislivello negli ultimi 50 chilometri. Il Giro è tutt’altro che finito.
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