Gli ultimi tre giorni di Giro sono stati disegnati per regalare suspance e spettacolo, una speranza ben riposta visto come s'è aperto il trittico di tappe alpine. A Pratonevoso la spunta il tedesco Schachmann, che sulle rampe della salita finale duella con Plaza e Cattaneo e infine li stacca a qualche centinaio di metri dal traguardo. Ma è a 11' dal loro che il Giro s'accende e torna in ballo, perché la maglia Rosa Yates, dopo due settimane di gas a martello, va in difficoltà e incassa 28” dal trio Dumoulin, Pozzovivo e Froome.
28” è ora anche il vantaggio del capoclassifica sull'olandese, che dunque dimezza le distanze e torna prepotentemente in corsa per la vittoria. Il tutto si consuma a 2 km dall'arrivo: Yates risponde al primo allungo di Dumoulin e si porta dietro anche Pozzovivo, Froome resta un attimo indietro ma poi li raggiunge e contrattacca, e stavolta il roseo non riesce a replicare. Yates comincia ad accusare un po' di stanchezza e nel dopo-tappa non lo nasconde, un'ammissione dolcissima per gli altri tre moschettieri. Pozzovivo – che è scalatore puro – e Froome – che eccelle un po' in tutto – sono in ritardo rispettivamente di 2' 43” e 3' 22”, perciò di tempo da perdere non ne hanno. Se vogliono tornare in gioco devono fare all in sul tappone odierno, uno dei più duri dell'edizione. Cima Coppi, Colle delle Finestre e arrivo dopo 7 km di salita, dove la pendenza media è del 9% con picchi addirittura del 14%. Uno scenario non proprio consono alle caratteristiche di Dumoulin, che però l'anno scorso ci si difese bene e vinse il Giro. Lui è vicinissimo a Yates e può permettersi di attendere Cervinia, epilogo di una frazione più congeniale alle sue caratteristiche.
RM
Guarda le interviste a Maximilian Schachmann e Simon Yates
28” è ora anche il vantaggio del capoclassifica sull'olandese, che dunque dimezza le distanze e torna prepotentemente in corsa per la vittoria. Il tutto si consuma a 2 km dall'arrivo: Yates risponde al primo allungo di Dumoulin e si porta dietro anche Pozzovivo, Froome resta un attimo indietro ma poi li raggiunge e contrattacca, e stavolta il roseo non riesce a replicare. Yates comincia ad accusare un po' di stanchezza e nel dopo-tappa non lo nasconde, un'ammissione dolcissima per gli altri tre moschettieri. Pozzovivo – che è scalatore puro – e Froome – che eccelle un po' in tutto – sono in ritardo rispettivamente di 2' 43” e 3' 22”, perciò di tempo da perdere non ne hanno. Se vogliono tornare in gioco devono fare all in sul tappone odierno, uno dei più duri dell'edizione. Cima Coppi, Colle delle Finestre e arrivo dopo 7 km di salita, dove la pendenza media è del 9% con picchi addirittura del 14%. Uno scenario non proprio consono alle caratteristiche di Dumoulin, che però l'anno scorso ci si difese bene e vinse il Giro. Lui è vicinissimo a Yates e può permettersi di attendere Cervinia, epilogo di una frazione più congeniale alle sue caratteristiche.
RM
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