Con qualche giorno di ritardo rispetto alla notte di San Lorenzo, l'Italia dell'atletica può sedersi e rimirare la sua stella più scintillante e finalmente visibile nel firmamento internazionale. La porzione di cielo cui spetta a Libania Grenot è quella europea, dove l'eterna incompiuta del movimento azzurro stampa una prestazione perfetta nella finale dei 400, che la porta sul tetto continentale in 51''10.
Una finale dominata sin dallo sparo, dalla cabina di regia della corsia numero 3: l'italo-cubana non ha lasciato scampo alla concorrenza, superando una dopo l'altra le avversarie e permettendosi il lusso di una frenata negli ultimissimi metri, nonostante l'agguerrita corsa a tre alle sue spalle per completare il podio e per il quale sarà necessario il fotofinish. Saranno l'ucraina Zemlyak e la spagnola Terrero ad affiancare la Grenot, che si gode dalla sommità del podio il tanto inseguito successo internazionale e mette nel mirino altri due ambiziosi obiettivi prima di dire basta: una finale olimpica ed una mondiale. Tradotto: Rio 2016 e Londra 2017.
Da un successo all'altro, che trascende il palcoscenico europeo per sfondare nella miglior prestazione di sempre: il record del mondo a cadere fragorosamente è quello dei della 50 km di marcia, dove a dettar legge nel consesso continentale è il francese Yohann Diniz, da Goteborg 2006 il migliore nella specialità in Europa. Alla fine arriva un tempo strepitoso, che abbassa un minuto e 40 secondi il precedente del russo Nizhegorodov. Distanza coperta in 3h23'33'', crono che sarebbe potuto essere ancor migliore non si fosse fermato per bardarsi di bandiere. A completare il podio sfuggito ad un pur ottimo Marco De Luca – settimo – sono lo slovacco Toth e il russo Noskov.
LP
Una finale dominata sin dallo sparo, dalla cabina di regia della corsia numero 3: l'italo-cubana non ha lasciato scampo alla concorrenza, superando una dopo l'altra le avversarie e permettendosi il lusso di una frenata negli ultimissimi metri, nonostante l'agguerrita corsa a tre alle sue spalle per completare il podio e per il quale sarà necessario il fotofinish. Saranno l'ucraina Zemlyak e la spagnola Terrero ad affiancare la Grenot, che si gode dalla sommità del podio il tanto inseguito successo internazionale e mette nel mirino altri due ambiziosi obiettivi prima di dire basta: una finale olimpica ed una mondiale. Tradotto: Rio 2016 e Londra 2017.
Da un successo all'altro, che trascende il palcoscenico europeo per sfondare nella miglior prestazione di sempre: il record del mondo a cadere fragorosamente è quello dei della 50 km di marcia, dove a dettar legge nel consesso continentale è il francese Yohann Diniz, da Goteborg 2006 il migliore nella specialità in Europa. Alla fine arriva un tempo strepitoso, che abbassa un minuto e 40 secondi il precedente del russo Nizhegorodov. Distanza coperta in 3h23'33'', crono che sarebbe potuto essere ancor migliore non si fosse fermato per bardarsi di bandiere. A completare il podio sfuggito ad un pur ottimo Marco De Luca – settimo – sono lo slovacco Toth e il russo Noskov.
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