Non basta il giorno di riposo a scolorire l'impresa di Chris Horner. Vince ad Alto Hazallanes e si fa rosso, di maglia, di leader. E in barba al passaporto che intanto segna 42 compleanni consumati. L'americano è davvero la sorpresa più bella di una Vuelta che continua anche a parlare italiano. Secondo è infatti Vincenzo Nibali, uno che non molla mai e si piazza a 48 secondi dall'americanone e in classifica lo tampina a 43. Dieci in meno di Roche. L'altro pericolo è Valverde a 1'02. Nei dieci anche Ivan Basso e Domenico Pozzovivo, un piccoletto che si accende appena la strada si impenna. E se non bastano 11 arrivi in salita a misurare la durezza di questa Vuelta tocca oggi alla cronometro. Perchè anche se si pedala contro il tempo, l'occhio non è sui cronomen ma sugli scalatore. Non proprio una cronoscalata ma i primi 18 km quelli che portano all'Alto del Moncayo sono duri. E chi non ha la gamba giusta rischia di non trovarla nemmeno nei 20 finali, decisamente veloci.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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