Il cavillo con il quale ha acciuffato la semifinale era già un campanello d’allarme, ma poi lei è capace di tutto e proprio nella semi ha ottenuto quel pass che la incorona definitivamente. La quinta finale consecutiva a cinque cerchi, nessuna come lei. Federica non nuota nell’oro da Pechino 2008 con record del mondo che ancora le appartiene, in precedenza argento ad Atene, poi un quinto posto a Londra e un quarto a Rio. All’Acquatic Center di Tokyo, per usare un termine calcistico, non entra mai in partita, sempre lontana dalla medaglia fin dalle prime bracciate. Va bene così. Quello che ha fatto vivere in questo lungo viaggio a tutti gli italiani e non solo è stato qualcosa di inarrivabile. Impetuosa l’australiana Titmus oro con record olimpico. Solo quinta quella che doveva essere l’avversaria principale della Pellegrini, l’olimpionica uscente la statunitense Ledecky. Le due si abbracciano perché poi nello sport c’è soprattutto rispetto. Chapeau Federica per tutto quello che hai fatto.
L’ultima della Divina
Federica Pellegrini da l’addio alle gare internazionali con un settimo posto nella finale dei 200 s.l vinta dall’australiana Ariarne Titmus che centra anche il record olimpico
28 lug 2021
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