Con l'Italia ancora al palo aggrappata alla semifinale di Filippo Tortu i mondiali di atletica continuano soprattutto per gli altri. Per la polacca Wlodarczyk che lancia il martello a 77,90. Vince l'oro sulla Wang Zheng e la Kopron, bronzo in un podio a maggioranza polacca. Ma è stata anche, se non soprattutto la serata dei 110 ostacoli. Che Omar McLeod riporta in Giamaica vendicando il re Bolt appena diseradato dai suoi 100. Il campione olimpico domina la sua gara in 13'04 e prevale su Sergey Shubenkov, prima medaglia di un atleta russo indipendente. Terza la vera sorpresa costitutita dall'ungherese Baji. Giamaica quindi, in ripresa dopo i segnali tutti negativi arrivati fin qui a Londra. Bolt, certo, ma anche Elaine Thompson due volte olimpionica e solo quinta. Lontana dalle turbolenze del suo paese, la venezuelana Yulimar Rojas si prende la gara di triplo saltando la misura di 14.91sulla colombiana Ibarguen e la kazaka Rypakova. Tra le donne dei 1500 è una battaglia senza esclusione di colpi con arrivo bellissimo e un'eroina mancata. La britannica Muir, la prima ad attaccare e sparigliare le carte che ha finito la benzina 100 metri prima dell'arrivo e si prende quarta un legno che è una legnata. Vince la keniana Kipyegon sull'americana Simpson e su Caster Semenya stranamente passiva e nelle retrovie fino all'ultima curva e in rimonta si, ma buona solo per il bronzo.
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