Di fronte agli 80 mila di Misano, la caduta di Indianapolis diventa solo un lontano ricordo. Valentino Rossi domina il gran premio di San Marino, centra la sesta vittoria stagionale e porta a 30 i punti di vantaggio su Lorenzo, quando mancano solo 4 gare alla fine del mondiale.
Quello di Valentino è stato un autentico capolavoro.
Prima a studiato gli avversari, Pedrosa, Elias e Lorenzo, poi li ha passati in rapida successione, fino ad imporre alla gara, un ritmo impossibile per tutti.
Una cavalcata trionfale, che ha mandato in delirio i fans del campione del mondo e che ha ribadito la superiorità di un pilota, che ha raggiunto quota 103 vittorie in carriera. Lorenzo ha limitato i danni, con un secondo posto che conferma le grandi qualità del pilota spagnolo, bravo a scavalcare il connazionale Pedrosa e a tenere ancora aperto qualche spiraglio in ottica mondiale.
Bene Dovizioso quarto e benissimo Capirossi, che ci ha messo molto di suo per portare al quinto posto, una Suzuki tutt’ altro che competitiva.
La gara di De Angelis è durata solo pochi metri, alla seconda curva il sammarinese perde il controllo della moto e centra in pieno Edwards ed Hayden. Peccato, per come erano andate le prove, tutti e tre potevano essere sicuri protagonisti. Al semaforo verde della 250, scappano via Pasini e Simoncelli, ma una banale scivolata tradisce il campione del mondo ed addio ai sogni di gloria.
La gara resta incerta e bellissima con un ultimo giro mozzafiato, protagonsiti Pasini e Barbera. Il romagnolo le prova tutte, ma Barbera resiste e si aggiudica la volata della quarto di litro. La 125 si concentra tutta nel duello tra Iannone e lo spagnolo Espargaro. Sorpassi e controsorpassi da brividi, per poi giocarsi tutto all’ ultima curva. L’ abbruzzese cerca un varco impossibile, contatto inevitabile e gara finita per entrambi, con principio di rissa, protamente sedato. Il leader del mondiale Simon ringrazia e con i 25 punti di Misano ipoteca il titolo iridato.
Quello di Valentino è stato un autentico capolavoro.
Prima a studiato gli avversari, Pedrosa, Elias e Lorenzo, poi li ha passati in rapida successione, fino ad imporre alla gara, un ritmo impossibile per tutti.
Una cavalcata trionfale, che ha mandato in delirio i fans del campione del mondo e che ha ribadito la superiorità di un pilota, che ha raggiunto quota 103 vittorie in carriera. Lorenzo ha limitato i danni, con un secondo posto che conferma le grandi qualità del pilota spagnolo, bravo a scavalcare il connazionale Pedrosa e a tenere ancora aperto qualche spiraglio in ottica mondiale.
Bene Dovizioso quarto e benissimo Capirossi, che ci ha messo molto di suo per portare al quinto posto, una Suzuki tutt’ altro che competitiva.
La gara di De Angelis è durata solo pochi metri, alla seconda curva il sammarinese perde il controllo della moto e centra in pieno Edwards ed Hayden. Peccato, per come erano andate le prove, tutti e tre potevano essere sicuri protagonisti. Al semaforo verde della 250, scappano via Pasini e Simoncelli, ma una banale scivolata tradisce il campione del mondo ed addio ai sogni di gloria.
La gara resta incerta e bellissima con un ultimo giro mozzafiato, protagonsiti Pasini e Barbera. Il romagnolo le prova tutte, ma Barbera resiste e si aggiudica la volata della quarto di litro. La 125 si concentra tutta nel duello tra Iannone e lo spagnolo Espargaro. Sorpassi e controsorpassi da brividi, per poi giocarsi tutto all’ ultima curva. L’ abbruzzese cerca un varco impossibile, contatto inevitabile e gara finita per entrambi, con principio di rissa, protamente sedato. Il leader del mondiale Simon ringrazia e con i 25 punti di Misano ipoteca il titolo iridato.
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