Come la mela di Tantalo. La vittoria per Alex è sempre lì a portata di mano, ma mai in pugno. Il Montmelo regala al pilota biancazzurro un altro finalino caldo caldo da vivere intensamente. Ci sono, oltre a De Angelis, il sempre più sorprendente Locatelli, il sempre più solido Dovizioso e il sempre più imprevedibile Lorenzo, che riesce nella rimonta improbabile sul gruppetto di testa. La roulette si decide, come al solito, all’ultimo giro di pallina. Sembra una spanna sopra il motore Aprilia di Alex, ma è lavorando con il freno che Dovizioso riesce a prendersi la testa. La staccata al limite del forlivese sorprende De Angelis che vede passare anche Lorenzo e si tocca con il Loca. Resiste Dovizioso su Honda fino alla bandiera a scacchi: arrivano la prima in 250, la beffa alle Aprilia e il primato ancor più robusto nella classifica iridata. Terzo De Angelis, dietro Lorenzo. Per il sammarinese secondo podio consecutivo con l’obiettivo già puntato verso il tempio di Assen. All'11esimo Poggiali che dà segnali confortanti in partenza riuscendo a rimanere agganciato, almeno per un po’, alle posizioni alte.
In MotoGp si parte con una terribile ammucchiata, che fa pensare al peggio. Comincia tutto dal contatto fra due Ducati. Bruttissima capriola per Gibernau che torna ai box con un trauma cranico e aspetta gli accertamenti alla clavicola. Paura anche per Macho, commozione cerebrale con acciacchi sparsi, e Capirossi: la botta al torace dovrà essere monitorata con la TAC, dopo il terribile incidente, sempre all’addome, di Phillip Island. Tutti e tre proveranno a gareggiare in Olanda, nessuno dei tre può oggi ripresentarsi in pista per contrastare il principe in giallo. Alla terza ripartenza Valentino non riesce a trovare subito la concentrazione e perde qualche posizione. La risalita verso la testa si compie al nono giro con un sorpasso capolavoro su Stoner che poco dopo va giù, così come Dani Pedrosa. L’assenza di avversari rinforza ancor di più il dominio tavulliano che sfreccia sul traguardo doppiando il Mugello. Secondo è Hayden, per lui il massimo risultato possibile e la miglior difesa della leadership mondiale dalla scalata del Valentino, arrivato ora a ventinove gradini dalla cima. Terzo, bella sorpresa, il figlio di Kenny Roberts al primo podio stagionale.
La 125 si potrebbe chiamare il monomarca Aprilia-Martinez. A Barcellona la giornata del motomondiale si apre con un trionfo spagnolo esagerato: tre piloti nei primi tre posti con Faubel e Gadea a fare da paggetti a quello che è già quasi un re intero. Con la vittoria casalinga Alvaro Bautista porta a 56 punti il vantaggio su Mika Kallio, oggi subito fuori dai giochi dopo un contatto con Corsi e Simon. A fare notizia è soprattutto il malcontento di Mattia Pasini, quarto vagone del treno Martinez sul traguardo del Montmelo: a fine gara il riccionese dichiara di non avere la stessa moto “curata” dei compagni spagnoli. Se torto è stato, Assen, il tempio dove i piloti contano un po’ più del mezzo, potrebbe fargli giustizia.
In MotoGp si parte con una terribile ammucchiata, che fa pensare al peggio. Comincia tutto dal contatto fra due Ducati. Bruttissima capriola per Gibernau che torna ai box con un trauma cranico e aspetta gli accertamenti alla clavicola. Paura anche per Macho, commozione cerebrale con acciacchi sparsi, e Capirossi: la botta al torace dovrà essere monitorata con la TAC, dopo il terribile incidente, sempre all’addome, di Phillip Island. Tutti e tre proveranno a gareggiare in Olanda, nessuno dei tre può oggi ripresentarsi in pista per contrastare il principe in giallo. Alla terza ripartenza Valentino non riesce a trovare subito la concentrazione e perde qualche posizione. La risalita verso la testa si compie al nono giro con un sorpasso capolavoro su Stoner che poco dopo va giù, così come Dani Pedrosa. L’assenza di avversari rinforza ancor di più il dominio tavulliano che sfreccia sul traguardo doppiando il Mugello. Secondo è Hayden, per lui il massimo risultato possibile e la miglior difesa della leadership mondiale dalla scalata del Valentino, arrivato ora a ventinove gradini dalla cima. Terzo, bella sorpresa, il figlio di Kenny Roberts al primo podio stagionale.
La 125 si potrebbe chiamare il monomarca Aprilia-Martinez. A Barcellona la giornata del motomondiale si apre con un trionfo spagnolo esagerato: tre piloti nei primi tre posti con Faubel e Gadea a fare da paggetti a quello che è già quasi un re intero. Con la vittoria casalinga Alvaro Bautista porta a 56 punti il vantaggio su Mika Kallio, oggi subito fuori dai giochi dopo un contatto con Corsi e Simon. A fare notizia è soprattutto il malcontento di Mattia Pasini, quarto vagone del treno Martinez sul traguardo del Montmelo: a fine gara il riccionese dichiara di non avere la stessa moto “curata” dei compagni spagnoli. Se torto è stato, Assen, il tempio dove i piloti contano un po’ più del mezzo, potrebbe fargli giustizia.
Riproduzione riservata ©