Motomondiale a Jerez: i risultati nelle tre classi

Buio o luce, notte o giorno, la nuova frontiera del Qatar o la vecchia Europa: tutti aspettavano Jorge Lorenzo e invece è stato il giorno di Pedrosa, da Maiorca a Sabadell ma sul gradino più alto del podio c’è sempre la Spagna. Mezza sorpresa, solo mezza. E vai a vedere che alla fine il più forte è ancora l’ex discolaccio Valentino ora anche contribuente modello, che scarica si, ma solo i cavalli della sua Yamaha su una pista che gradisce più di Stoner, fagocitato in mezzo al gruppo dopo un Vermulen qualunque che sa di aperitivo. Lo stesso di Alex De Angelis, quattordicesimo, ancora alla prese con il praticantato di una Gp. La bandiera biancoazzurra la tiene alta Cirano Mularoni che non corre ma fa il team manager e si coccola un altro esordiente, il suo Dovizioso, ottavo.
Spettacolo in 250 con Bautista e Simoncelli a giocarsela centimetro per centimetro fino all’ultimo giro quando si inchioda il posteriore dell’Aprilia dello spagnolo e la Gilera di Pippo gli va dentro. Incredulità e vittoria per Kallio mentre Pasini si trova secondo e leader del mondiale. Tra Simoncelli e Bautista finisce con un abbraccio. Finisce presto anche la gara di Manuel Poggiali lontano dai primi e ritirato.
Come Stefano Bianco da Torino che in 125 corre per conto e coi colori del sammarinese Wtr. Una scivolata ed Jerez si chiude alla voce “not classified”. Vince Corsi su Terol e Smith. Poca Italia per il resto. De Rosa undicesimo e Iannone, che ha smesso di incendiare i pub ma ancora non incendia le piste, solo diciottesimo.