Si sono tenute in mattinata le prove libere sul circuito di Donington. In 125 miglior tempo dello spagnolo Bautista davanti a Mattia Pasini. In Motogp si segnala il dominio Honda, con Pedrosa su Stoner e Melandri; mentre in 250 Jorge Lorenzo è il più veloce, tallonato da Alex De Angelis. Nel pomeriggio le prime prove cronometrate valide per la griglia di partenza dell’ottava prova del motomondiale.
Donington Park, si gira. Il venerdì i tempi sono in prima istanza. C’è tempo, si dirà. Ma intanto in 125 lo spagnolo Bautista mette la sua Aprilia davanti a tutti gli altri, che dovranno rimontare. Mika Kallio, finlandese griffato Ktm, prende un decimo e mezzo. L’Aprilia di Mattia Pasini, vivace, quasi due. La prima fila provvisoria è prenotata da un altro italiano, Fabrizio Lai, quarto. Balbetta lo svizzero Luthi, campione del mondo in carica. La sua Honda è poca cosa e non si vive di luce riflessa. Al momento non qualificate le due wild cards inglesi, Kemtish e Rogers. Per loro meglio il divano di casa.
In 250 Jorge Lorenzo le suona alla concorrenza. Con l’Aprilia lo spagnolo di un soffio su un ottimo Alex De Angelis, secondo con propositi molto interessanti. Terzo Barbera e quarto il leader Dovizioso, sempre a caccia di punti mondiali. Settimo un Simoncelli ancora in cerca del feeling giusto con moto e classe. Problemi e non è una novità per Manuel Poggiali. Quindicesimo oggi aspettando la nottata che come diceva Eduardo “Ha da passà”.
In MotoGp spolvera l’asfalto l’aggressivo Dani Pedrosa. Il campione di provenienza 250 tira la sua Honda fino a firmare il capolavoro di giornata. Peccato sia venerdì. Perché il rimescolamento nelle quattro tempi è totale. C’è una Suzuki seconda, è John Hopkins, davanti all’altra Honda di Casey Stoner. La truppa degli acciaccati la guida Melandri, quarto, settimo e solo settimo il Valentino lussato. Capirossi addirittura fermo, con dolori sparsi un po’ dovunque.
Donington Park, si gira. Il venerdì i tempi sono in prima istanza. C’è tempo, si dirà. Ma intanto in 125 lo spagnolo Bautista mette la sua Aprilia davanti a tutti gli altri, che dovranno rimontare. Mika Kallio, finlandese griffato Ktm, prende un decimo e mezzo. L’Aprilia di Mattia Pasini, vivace, quasi due. La prima fila provvisoria è prenotata da un altro italiano, Fabrizio Lai, quarto. Balbetta lo svizzero Luthi, campione del mondo in carica. La sua Honda è poca cosa e non si vive di luce riflessa. Al momento non qualificate le due wild cards inglesi, Kemtish e Rogers. Per loro meglio il divano di casa.
In 250 Jorge Lorenzo le suona alla concorrenza. Con l’Aprilia lo spagnolo di un soffio su un ottimo Alex De Angelis, secondo con propositi molto interessanti. Terzo Barbera e quarto il leader Dovizioso, sempre a caccia di punti mondiali. Settimo un Simoncelli ancora in cerca del feeling giusto con moto e classe. Problemi e non è una novità per Manuel Poggiali. Quindicesimo oggi aspettando la nottata che come diceva Eduardo “Ha da passà”.
In MotoGp spolvera l’asfalto l’aggressivo Dani Pedrosa. Il campione di provenienza 250 tira la sua Honda fino a firmare il capolavoro di giornata. Peccato sia venerdì. Perché il rimescolamento nelle quattro tempi è totale. C’è una Suzuki seconda, è John Hopkins, davanti all’altra Honda di Casey Stoner. La truppa degli acciaccati la guida Melandri, quarto, settimo e solo settimo il Valentino lussato. Capirossi addirittura fermo, con dolori sparsi un po’ dovunque.
Riproduzione riservata ©