La musica di Valentino Rossi suona anche sotto la pioggia di Donington. Contro di lui c’e’ poco da fare. Con il sole o con la pioggia, con i due o i quattro tempi, con la Honda o con la Yamaha, il dominatore assoluto del motomondiale è sempre Valentino Rossi. Settima vittoria stagionale, 49 primi posti nella classe regina e 75 trionfi nel campionato del mondo.
Numeri e record che solitamente durano più o meno quindici giorni, il tempo necessario per spostarsi da un circuito all’ altro. La superiorità del campione del mondo ha toccato l’ apice quando, in un solo giro e in quella che sembrava più una piscina che un circuito, ha guadagnato qualcosa come quattro secondi ad Alex Barros. Una gara ad eliminazione quella di Donington, con Max Biaggi prima vittima illustre dopo poche centinaia di metri. Scivola anche Melandri, che questa volta coinvolge nella caduta l’ americano Bayliss. Passano pochi secondi e per la Honda è davvero notte fonda. Nell’ ordine cadono Nichy Hayden, ma soprattutto Sete Gibernau che era al comando con un discreto margine. Tra i protagonisti anche le Suzuki, con Roberts e Hopkins, oltre al veterano Barros.
Un duello al quale Valentino decide di mettere la parola fine a sette giri dal termine con un giro stratosferico, al quale nessuno è in grado di rispondere.
Il resto è una passerella sotto la pioggia, con Roberts che soffia la piazza d’onore a Barros, mentre Valentino porta ad oltre 100 i punti di vantaggio sugli avversari.
Insomma un show da titolo mondiale.
Numeri e record che solitamente durano più o meno quindici giorni, il tempo necessario per spostarsi da un circuito all’ altro. La superiorità del campione del mondo ha toccato l’ apice quando, in un solo giro e in quella che sembrava più una piscina che un circuito, ha guadagnato qualcosa come quattro secondi ad Alex Barros. Una gara ad eliminazione quella di Donington, con Max Biaggi prima vittima illustre dopo poche centinaia di metri. Scivola anche Melandri, che questa volta coinvolge nella caduta l’ americano Bayliss. Passano pochi secondi e per la Honda è davvero notte fonda. Nell’ ordine cadono Nichy Hayden, ma soprattutto Sete Gibernau che era al comando con un discreto margine. Tra i protagonisti anche le Suzuki, con Roberts e Hopkins, oltre al veterano Barros.
Un duello al quale Valentino decide di mettere la parola fine a sette giri dal termine con un giro stratosferico, al quale nessuno è in grado di rispondere.
Il resto è una passerella sotto la pioggia, con Roberts che soffia la piazza d’onore a Barros, mentre Valentino porta ad oltre 100 i punti di vantaggio sugli avversari.
Insomma un show da titolo mondiale.
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