Il sammarinese Marco Nicolini, ieri, sabato 1 agosto, intorno alla mezzanotte, è salpato dalla Darsena di Rimini alla volta dell’isola di Arbe (Croazia), da dove già questa sera partirà per cimentarsi in una impresa sportiva davvero impegnativa: la traversata in Kayak dell’Alto Adriatico da Arbe a Rimini.
Dopo il rinvio di una settimana a causa delle avverse condizioni meteomarine, con onde troppo alte per consentire di poter scendere in mare con la sua canoa in sicurezza, finalmente il meteo ha concesso una tregua e le previsioni per i prossimi giorni prevedono infatti un mare calmo o con un moto ondoso minimo.
La traversata dell’Adriatico in kayak è un’impresa sportiva tentata pochissime altre volte, ma quella del 44enne sammarinese ha una valenza in più, in quanto non è solo l’uomo che si cimenta con i propri limiti e con la natura, ma è anche un omaggio al proprio Paese: secondo la tradizione infatti, è proprio dall’isola di Arbe che il Santo Marino salpò per approdare poi a Rimini per lavorare alla ricostruzione del porto e delle mura della città prima di trasferirsi poi sul monte Titano dove fondò la più antica Repubblica del mondo nel 301 dopo cristo.
Nicolini quindi, oltre 1700 anni dopo, cercherà di ripercorrere i circa 210 chilometri che separano le due coste, pagaiando attraverso l’Adriatico a bordo del suo kayak.
Ad accompagnare e assistere Nicolini durante la traversata, affinché possa svolgersi tutto nella massima sicurezza, una barca d’appoggio condotta dallo skipper sammarinese Gilberto Casadei. A bordo, oltre allo skipper, un equipaggio tutto sammarinese composto da Luca Ercolani, Enrico Casadei e Matteo Mancini.
Sulla barca d’appoggio a seguire l’impresa di Marco Nicolini anche la moglie, Rebecca De Luca e il main sponsor dell’impresa, Carlo Biagioli.
Condizioni meteo permettendo, l’arrivo a Rimini è previsto per giovedì nel tardo pomeriggio.
Dopo il rinvio di una settimana a causa delle avverse condizioni meteomarine, con onde troppo alte per consentire di poter scendere in mare con la sua canoa in sicurezza, finalmente il meteo ha concesso una tregua e le previsioni per i prossimi giorni prevedono infatti un mare calmo o con un moto ondoso minimo.
La traversata dell’Adriatico in kayak è un’impresa sportiva tentata pochissime altre volte, ma quella del 44enne sammarinese ha una valenza in più, in quanto non è solo l’uomo che si cimenta con i propri limiti e con la natura, ma è anche un omaggio al proprio Paese: secondo la tradizione infatti, è proprio dall’isola di Arbe che il Santo Marino salpò per approdare poi a Rimini per lavorare alla ricostruzione del porto e delle mura della città prima di trasferirsi poi sul monte Titano dove fondò la più antica Repubblica del mondo nel 301 dopo cristo.
Nicolini quindi, oltre 1700 anni dopo, cercherà di ripercorrere i circa 210 chilometri che separano le due coste, pagaiando attraverso l’Adriatico a bordo del suo kayak.
Ad accompagnare e assistere Nicolini durante la traversata, affinché possa svolgersi tutto nella massima sicurezza, una barca d’appoggio condotta dallo skipper sammarinese Gilberto Casadei. A bordo, oltre allo skipper, un equipaggio tutto sammarinese composto da Luca Ercolani, Enrico Casadei e Matteo Mancini.
Sulla barca d’appoggio a seguire l’impresa di Marco Nicolini anche la moglie, Rebecca De Luca e il main sponsor dell’impresa, Carlo Biagioli.
Condizioni meteo permettendo, l’arrivo a Rimini è previsto per giovedì nel tardo pomeriggio.
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